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TT 2023: è stato l'anno dei record, il nuovo formato funziona

Dunlop e Hickman si sono spartiti le vittorie, con un poker di successi a testa. Le prestazioni sono salite ancora, grazie a pneumatici più performanti e condizioni meteo eccellenti. Bella la Supertwin, dove adesso c'è battaglia vera: primo successo per la Yamaha R7, anche se Paton rimane il punto di riferimento

L'edizione 2023 del Tourist Trophy sarà ricordata per il duello tra Peter Hickman e Michael Dunlop, con la prima settimana dominata dal nordirlandese e la seconda che ha visto Hicky prendersi le sue rivincite. Ma è stato pure l'anno del nuovo format e di nuovi record: il TT è cambiato ed è cambiato in meglio.

 

A un passo dal mito

Michael Dunlop ci è andato davvero vicino, e forse è un bene che non abbia raggiunto lo zio Joey a quota 26 vittorie nella gara su strada più famosa al mondo. Perché così ci sarà tutto un anno per parlarne, sempre che il nordirlandese questo inverno non decida di fermarsi. Difficile che accada, dire basta a un passo dal traguardo non è semplice, ma non bisogna dimenticare che per questi piloti i record contano fino a mezzogiorno e che per correre – e vincere- sul Mountain Course serve una motivazione straordinaria, non è certo solo una questione di numeri.

Il ritorno alla Honda ha fatto un gran bene a Dunlop, che in sella alla CBR 1000RR-R di Hawk Racing ha vinto la gara inaugurale in Superbike, piazzandosi al secondo e terzo posto nelle altre tre corse sulle grosse quattro cilindri. Michael però ha dimostrato ancora una volta di essere un vero animale da gara, capace di adattarsi a ogni categoria e di vincere anche in Supertwin – con la Paton- e in Supersport su Yamaha. Suo anche il giro più veloce di quest'ultima categoria, frantumando la barriera delle 130 miglia orarie.

 

Sempre presente

Peter Hickman dal canto suo ha vinto tutte le restanti gare, pareggiando il poker del rivale e portandosi a 13 successi totali. Si è affermato ancora una volta nel Senior, la gara più importante, e ha fatto registrare il nuovo record assoluto sul giro a 136.358 miglia di media, oltre alla nuova velocità di punta massima: 200 mph precise (circa 321 chilometri orari). Al netto dei problemi tecnici patiti nella prima gara, il britannico è apparso come sempre irresistibile nelle cilindrate più importanti. Dunlop e Harrison non gli hanno reso la vita facile e sono stati tutt'altro che arrendevoli, ma Hicky ne aveva semplicemente di più.

 

Il TT che cambia

Il Tourist Trophy quest'anno ha mostrato diverse novità e la capacità di rinnovarsi. La categoria Supertwin è sempre più interessante e la vittoria di Hickman su Yamaha R7 ha mostrato che l'apertura del regolamento a cilindrate diverse non ha portato solo a più varietà, ma a un aumento sostanziale della competizione. Paton è sempre il riferimento, ma anche Aprilia sta crescendo e il futuro si presenta sempre più ricco.

Anche il meteo ha dato una mano, con condizioni eccellenti per tutta la durata dell'evento. Se uniamo la riasfaltatura di parte delle strade e pneumatici sempre più performanti, si capisce perché i tempi continuino a scendere, e parecchio. Ma non sono solo le condizioni ambientali e le forniture a rendere il TT sempre più veloce: la generazione degli Hickman ha imparato a guidare la moto in maniera diversa, facendola derapare in un modo che aiuti l'inserimento e sfruttando la strada come una pista, in ogni suo centimetro. Aggiungiamo che ormai le migliori squadre hanno raggiunto livelli di professionalità nel set up di sospensioni ed elettronica impensabili non troppi anni fa, ed ecco che abbiamo il Tourist Trophy dei record.

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