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Team Aspar, un weekend sfortunato

Dovevano essere le più veloci tra le CRT invece le Aprilia ART di De Puniet e Espargarò hanno patito più del previsto. A sentire team e piloti, la colpa è di tante piccole casualità che hanno portato a un risultato inaspettato. Ma a Jerez, assicurano, la musica cambierà.

Sfortuna e problemi tecnici

A guardare i risultati dei test prestagionali, il GP del Qatar, per il team Aspar, doveva essere in discesa. Invece, tra le CRT, il team spagnolo si è ritrovato a inseguire un Colin Edwards (e una Suter-BMW) decisamente in palla. Randy De Puniet, classifica il weekend come strano e da la colpa a un insieme di piccole cose: "Nel complesso, è stato un weekend decisamente bizzarro. Sono caduto due volte e mi sono ritrovato con una moto che non si comportava più come negli ultimi test di Jerez. Ho supposto che la causa poteva essere data dalla scarsa aderenza del circuito di Losail. Fatto sta che questo insieme di piccole cose ha "minato" la mia confidenza con la moto, pregiudicando la prestazione in gara". All'inseguimento di Edwards, poi, il francese ha riscontrato altri problemi che di fatto hanno posto fine alle sue possibilità sul circuito di Losail: "Quando a metà gara ho iniziato a guidare meglio, ho iniziato ad avere dei problemi al cambio. Senza contare il comportamento "curioso" della ruota posteriore, totalmente priva di aderenza e che mi ha fatto pensare a un errore di regolazione delle sospensioni. Nonostante tutto però siamo arrivati 13esimi, secondi solo a Edwards tra le CRT. Ciò mi fa ben sperare per il futuro".



Espargarò, maledetto "chattering"

Problemi anche per il suo compagno di squadra di De Puniet, Aleix Espargarò (15simo al traguardo), alle prese con un fastidioso chattering a cui, in ben 4 giorni, non è riuscito a trovare soluzione: "Ho fatto di tutto per portare a casa un buon risultato. Per quattro giorni però abbiamo provato a risolvere un problema di vibrazioni sull'anteriore senza riuscirci. Alla lunga, questo ha diminuito la mia confidenza e in gara, purtroppo, si è visto. Sono convinto che a Jerez sarà tutta un'altra musica".
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