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SBK: la parola a protagonisti di Donington

Sylvain Guintoli è ancora leader del mondiale ma il vero protagonista di Donington Park è stato Tom Sykes: pole position, doppietta, record del circuito e giro veloce in gara, agli avversari solo le briciole, ecco i loro commenti

Doppietta di Sykes e campionato riaperto

Le gare di Donington Park sono state meno emozionanti dell'anno scorso copadi Tom Sykes che ha annientato la concorrenza sul suo circuito di casa, mettendo a segno un en plein con i fiocchi: pole position e doppietta, la prima della sua carriera in Superbike, davanti alla BMW di Marco Melandri in Gara1 e alla Aprilia di Guintoli in Gara2. Il francese è ancora leader della classifica generale con 173 punti, ma il pilota Kawasaki è staccato di sole quattro lunghezze. Ecco i commenti dei protagonisti.


Sykes pigliatutto

"E' da diversi anni che sono nel mondiale Superbike e fare la mia prima doppietta nella gara di casa è come una favola. Un click sulla forcella tra gara 1 e gara2 ha fatto la differenza e sono andato ancora più veloce. La Ninja sta andando benissimo e lo ha fatto tutto il weekend, quindi sono molto contento e motivato. Siamo secondi in un campionato pieno di piloti veloci e competitivi, non è facile come sembra. Kawasaki ha lavorato assieme a tutti noi per migliorare e si vede quanto siamo cresciuti. Ho fatto il record del circuito e il record in gara quindi ho fatto davvero il pieno. Mi è piaciuto il supporto dei tifosi e spero si siano divertiti, non poteva esserci posto migliore per la mia prima doppia vittoria. Ora siamo più vicini in campionato, solo quattro punti dalla vetta. Siamo forti, abbiamo un ottimo setting di base e ora ci saranno piste fantastiche."


Doppio podio per Sylvain 

“Sono molto soddisfatto di com’è andata Gara 2, non solo per il risultato. Ho spinto forte, ho dato il massimo per tutta la durata della corsa, semplicemente Sykes era impossibile da battere oggi. Nella prima gara invece ho commesso qualche errore di troppo che mi ha fatto perdere il secondo posto, ma soprattutto visti i tempi che ho fatto segnare avrei potuto infastidire di più il battistrada. Terzo e secondo sono comunque due ottimi risultati in ottica campionato, su una pista dove fatichiamo a sfruttare i punti forti della RSV4. Ora andiamo a Portimao, un circuito che ben si adatta alle caratteristiche della mia Aprilia, dove potremo fare un buon lavoro di squadra”.
 

Weekend così così per Melandri

 "È stato un weekend abbastanza altalenante. Gara 1 è stata bella, ma non facile. Ho fatto una partenza abbastanza buona, poi ho iniziato a spingere forte per recuperare più posizioni possibili. Superare Johnny e Sylvain è stato difficile e c’è voluto tempo. Quando poi sono arrivato in seconda posizione, Tom era troppo lontano e non avevo abbastanza tempo per raggiungerlo. Sono contento del risultato. In Gara 2 non sono partito benissimo, a poco a poco sono tornato sui primi poi, quando ho raggiunto Laverty, ho cominciato a fare fatica a guidare. All’ultimo giro ho provato a superarlo alla variante ma, in ingresso, non sono riuscito a frenare e, per non cadere, sono andato lungo. È stato un peccato, speravo di raccogliere qualche punto in più. Ora dobbiamo lavorare, approfitteremo dei test in programma nei prossimi giorni, per provare alcune nuove soluzioni".


Laverty non è soddisfatto

"Al termine di Gara1 ero deluso, è vero che su questa pista ho sempre avuto qualche difficoltà ma si poteva comunque fare più del settimo posto. Gara2 invece è partita meglio fin da subito, qualche modifica alla mia RSV4 tra le due gare ha aumentato molto il mio feeling. Sono infatti riuscito a difendere il terzo posto dagli attacchi di Melandri, e come già detto dopo Monza è sempre bello chiudere il weekend con un podio. La prestazione di Gara2 mi fa ben sperare per il resto del campionato, dimostra che anche in piste tortuose riusciamo comunque a stare con i primi. Portimao mi piace, sono andato forte anche lo scorso anno quindi guardo con ottimismo al prossimo weekend”.


Davies e i problemi di grip

"Gara 1 é stata dura, sin dall’inizio ho avuto pochissimo grip, infatti, dopo pochi giri i pneumatici hanno iniziato a scivolare, più di quanto mi aspettassi. Questo ha messo in crisi la ciclistica e ha reso la moto nervosa così ho dovuto lottare per 23 giri. Ho provato a fare tutto quello che potevo per tenere la moto il più stabile possibile e per trovare più grip ma non sono riuscito a risolvere nulla. Per Gara 2 abbiamo fatto alcune modifiche, queste mi hanno dato più grip e più a lungo, così sono riuscito a stare con il gruppo dei primi per un po’. Poi il grip è calato di nuovo e non ho potuto fare molto. Ora andiamo a testare ad Aragon dove avremo diverse cose da provare".

 
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