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SBK ad Assen, tutti contro Bautista

Il campionato delle derivate dalla serie arriva al round olandese con una situazione di classifica fin troppo chiara: Alvaro Bautista e la Ducati finora hanno vinto tutte le gare in cui sono arrivati al traguardo

Dopo uno stop durato un mese e mezzo la Superbike torna a correre in questo weekend per il terzo appuntamento del Mondiale: è in programma il round Olanda ad Assen, un tracciato che nel corso degli anni è molto cambiato ma resta sempre la cattedrale del motociclismo.

 

Bautista imbattibile?

Il campionato delle derivate dalla serie ci arriva con una situazione di classifica fin troppo chiara ma per fortuna anche con molte incognite. Alvaro Bautista e la Ducati finora hanno vinto tutte le gare in cui sono arrivati al traguardo, unica eccezione la caduta nella Superpole Race in Indonesia, mentre lottava contro Jonathan Rea. Anche così il campione del mondo in carica è abbondantemente leader della classifica provvisoria con 112 punti e il primo degli inseguitori, Toprak Razgatlioglu, è staccato di 37 lunghezze. Dopo due soli round è tanto ma il turco non è riuscito a trovare una messa a punto efficace per la sua Yamaha, fino ad ora. Anzi, fino ai test svolti alla fine di marzo sul circuito di Catalunya, dove si è detto soddisfatto dei progressi compiuti dall’elettronica e in particolare dalla gestione del freno motore, quello che era uno dei punti critici. Basterà? Anche in Spagna il più veloce è stato Bautista, l’incognita è quanto “Razga” potrà spingere al momento di fare sul serio. Per ora è comunque l’unico che sia riuscito a cogliere una vittoria in questo avvio di stagione monopolizzato dal campione del mondo.

 

Rea e Kawasaki

Il terzo incomodo è Jonathan Rea ma finora la sua Kawasaki non lo ha supportato adeguatamente: il sei volte iridato lamenta che da troppo tempo la moto sia rimasta uguale a se stessa. Nei test in Spagna però il suo compagno di squadra Alex Lowes ha lavorato molto sulla forcella, e il nordirlandese sulla messa a punto: il risultato è stato il terzo tempo assoluto di Jonathan nella seconda giornata. Uno sprazzo di luce? Ci vorrebbe perché il sesto posto in classifica con ben 68 punti di distacco, e un solo podio insieme a tanti modesti piazzamenti, sono un ben magro bottino.

 

Le possibili sorprese

Tra i piloti dai quali ci si possono aspettare sorprese ad Assen ci sono diversi italiani e uno spagnolo. Andrea Locatelli continua ad andare forte, è terzo in classifica a 5 punti del suo caposquadra Razgatlioglu ed è salito tre volte sul podio in sei gare. Il primo gradino non è così lontano. La vetta del mondo non è lontana nemmeno per Axel Bassani, ”Indipendente” di lusso con la Ducati del team Motocorsa. In classifica è quarto e diverse volte ha già sfiorato il bersaglio grosso, sul circuito olandese è sempre andato forte e sognare non è vietato. Come non è vietato per Michael Ruben Rinaldi sulla seconda Ducati ufficiale: nelle prime gare ha avuto alti e bassi ma è apparso più consistente che in passato e in fondo è sempre stato l’uomo delle sorprese. Quelle che ci si possono aspettare anche da Iker Lecuona: un po’ acciaccato in questo inizio di campionato ma in Australia aveva ottenuto due quarti posti e nelle prove di Barcellona è stato il secondo più veloce, lui è tornato in forma e la Honda sta crescendo. Il suo compagno di squadra Xavi Vierge, solo leggermente meno veloce, in Indonesia l’ha portata sul podio e in classifica è settimo.

Ottavo Danilo Petrucci che ancora è riuscito a mettere a posto la sua Ducati ma è comunque secondo degli ”Indipendenti”. L’ultima nota per le BMW: Scott Redding, Michael van der Mark e Garrett Gerloff sono alle prese con moto dal rendimento alterno eppure il potenziale c’è, l’olandese in Indonesia ha avuto un buono sprazzo e ha ottenuto un incoraggiante sesto posto. Questa volta corre in casa, varrebbe la pena dare una soddisfazione ai suoi tifosi.

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