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SBK 2023 - A Misano il round Emilia-Romagna

Ducati gioca in casa da leader della classifica iridata, con un forte vantaggio di punti e Alvaro Bautista carico come una molla: il primo degli inseguitori è Toprak Razgatlioglu, secondo con 69 punti di distacco e poco soddisfatto della sua Yamaha

Il mondiale Superbike arriva in Italia: questo weekend a Misano si corre la quinta prova del campionato, il round Emilia-Romagna. La Ducati gioca in casa da leader della classifica iridata, con un forte vantaggio di punti e Alvaro Bautista carico come una molla. Finora lo spagnolo ha vinto tutte le gare del campionato tranne una nella quale è caduto, giocherà su un terreno amico e avrà il favore di un tifo rovente. Si prospettano fuochi d’artificio dalle tribune della ”Rossa”.

 

Gli avversari sono in difficoltà

Certo, nelle corse tutto è incerto fino alla bandiera a scacchi ma gli avversari in questo momento arrancano. Il primo degli inseguitori è Toprak Razgatlioglu, secondo con 69 punti di distacco e poco soddisfatto della sua Yamaha: con la moto 2023 non è a suo agio fin dall’inizio della stagione, non riesce a guidarla come vorrebbe e forse ha anche perso il morale. È arrivato sempre sul podio a parte la battuta a vuoto di Gara 2 a Phillip Island, ma non basta e la Casa non lo segue quanto lui vorrebbe, tant’è vero che a fine anno lascerà i giapponesi per la BMW ufficiale.

Rea è motivato

Appare più motivato Jonathan Rea: ha già firmato il contratto che lo lega per altri due anni alla Kawasaki. Per il momento però nemmeno lui riesce a ottenere quello che vorrebbe dalla moto, la grinta c’è ma il rendimento è altalenante e se “Razga” almeno una vittoria l’ha vista, il nordirlandese finora si è accontentato di vedere almeno il podio, e raramente: 3 volte su 12 manche disputate sono poche e il suo distacco da Bautista è di 136 punti. La ZX-10R accusa l’età del progetto e segna il passo.

 

Locatelli è costante

Davanti a Rea c’è anche Andrea Locatelli, terzo in campionato e unico ad arrivare a punti in tutte le gare finora disputate. Il lombardo continua a comportarsi bene, anche lui deve fare i conti con gli stessi problemi del suo compagno di squadra Razgatlioglu ma va forte ed è costante. Gli manca ancora il guizzo, a Misano ci saranno i suoi tifosi a dare una motivazione in più.

 

Bassanini per il colpo grosso

Ci saranno anche quelli di Axel Bassani, il migliore degli ”indipendenti”, In sella alla Ducati del team Motocorsa. Grinta da vendere e qualche volta un filo di esuberanza di troppo, ma continua ad andare forte E prima o poi gli riuscirà il colpo ad effetto. Quello che cercherà di tirare anche Michael Ruben Rinaldi, seconda guida della Ducati ufficiale. Il romagnolo, inutile negarlo, sta facendo fatica e pur avendo una moto uguale a quello di Bautista non ha gli stessi risultati. In campionato è settimo a 164 punti dal leader, alterna belle gare ad  altre deludenti. Però Misano è la sua pista e già in passato vi ha fatto i fuochi artificiali. Impossibile fare un pronostico su di lui, potrebbe sorprendere tutti: Incrociamo le dita.

Da tenere d’occhio anche Dominique Aegerter che nella Superbike è un debuttante ma alle spalle ha tre titoli mondiali e sta facendo cose egregie. Guida una delle due Yamaha del team GYTR , la squadra che lo scorso anno schierava Garrett Gerloff, e la sta facendo volare.

Rimane l’incognita Alex Lowes, compagno di squadra di Rea a tratti veloce ma troppo imprevedibile, mentre ci si possono aspettare buone prestazioni dalle due Honda di Xavi Vierge e Iker Lecuona. Sebbene ancora non siano riuscite a fare quel famoso step e da troppo tempo continuino a inseguire senza raggiungere i primi.

 

Cosa farà Petrucci?

Occhi puntati su Danilo Petrucci. Ha saltato i due giorni di prove sulla pista di Misano perché mentre gli altri giravano, lui era impegnato in MotoGP in sostituzione di Bastianini, così ha dovuto “recuperare” con due giorni al Mugello. Novità infine per Tom Sykes: L’ex iridato ha lasciato la Kawasaki del team Puccetti e salirà sulla BMW ufficiale dell’infortunato Michael van der Mark.

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