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SBK 2023, Kawasaki arriva l'aspirazione "variabile"

SBK news – Per tornare a stare davanti a tutti in Superbike, come ha fatto fino al 2020 con Jonathan Ream, Kawasaki ha inserito un nuovo sistema sul motore della Ninja ZX-RR. Ne parla nel dettaglio il team principal Guim Roda, che ammette: “Penso che avremo una moto controllata e più ‘dolce’”

Una novità importante per la Casa di Akashi
Una nuova stagione Superbike sta per cominciare, le Case durante l’inverno hanno fatto il possibile per dare ai piloti un pacchetto competitivo. Kawasaki vuole tornare sul tetto del mondo e a Jonathan Rea e Alex Lowes ha fatto trovare un motore con un sistema che utilizza cornetti di aspirazione ad altezza variabile pensati per migliorare le prestazioni su tutto l'arco di utilizzo. Il team principal di Kawasaki Guim Roda ha spiegato come si è arrivati a questa soluzione: “Dal momento che le regole del Campionato non permettono certi step sulle moto di gara, i costruttori devono lavorare sulle moto di produzione di massa per compiere quegli upgrade necessari per rendere meglio in pista. Kawasaki ha utilizzato la moto base, introdotto certi cambiamenti sulla moto e realizzato una specifica aggiornata del motore”.

C'è ancora da lavorare
 Roda ha aggiunto: “Non sappiamo esattamente quanto guadagneremo dato che alla fine si tratta di qualcosa che dobbiamo mettere in pista e capire come trarne beneficio. Penso che avremo una moto controllata e più ‘dolce’ con un motore più semplice per uscire dalle curve con un po’ più di accelerazione. Vedremo se questo potrà darci un piccolo vantaggio rispetto all’anno scorso, visto che la combinazione tra una Ducati potente e il peso di Bautista permette loro di prendere due o tre decimi soltanto in rettilineo”. L’obiettivo è chiaro: “Dobbiamo minimizzare questa differenza in tutte le altre curve; vedremo se riusciremo a farlo. Al tempo stesso dobbiamo restare allo stesso livello di accelerazione che hanno Yamaha e Toprak (Razgatliolgu). La velocità massima è anche una conseguenza di aerodinamica e accelerazione fuori curva. Non si tratta soltanto di potenza. Vedremo se quest’anno riusciremo a minimizzare questa differenza”.

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