SBK 2022, Portimao: l’analisi tecnica della pista
SBK news – ll nono round della stagione si terrà questo fine settimana a Portimao, un tracciato molto complesso e completo di ogni tipo di caratteristica. Ecco che cosa comporta questo circuito per i piloti e qual è il fattore esterno da tenere fortemente in considerazione
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SuperBike
Quello che la pista portoghese richiede
L’ultima tappa europea del Campionato del Mondo di Superbike va in scena questo fine settimana sul circuito di Portimao, all’Algarve, e si tratta di una pista molto tecnica lunga quattro chilometri e 600 metri situata nel sud del Portogallo. Sul sito ufficiale worldsbk.com Stuart Millen, capotecnico di Christophe Ponsson nel team Gil Motor Sport, ha raccontato: “La sfida più grande è legata al fatto che si tratta di un circuito unico. Non c’è un’altra pista come questa dato che presenta un po’ di tutto. È un circuito che ha delle curve strette dove è facile perdere l’anteriore, in curva 1 si stacca forte, ci sono curve veloci con delle grandi compressioni come curva 9 senza dimenticare il tratto in discesa che porta alla frenata di curva 5. La moto deve fare tutto bene e il pilota deve guidare bene. A Portimao devi avere un pacchetto completo e il pilota deve guidare bene. La cosa più importante è che il pilota sia soddisfatto e confidente in sella alla moto”.
L'elemento da temere
Il meteo può variare molto le condizioni: “La pista da febbraio a ottobre cambia tanto. Nel corso dei test pre-stagione la pista è molto più veloce e quindi sei portato facilmente a credere che durante l’inverno hai compiuto tanti progressi. Quando poi ci torni con temperature più elevate in occasione di un fine settimana di gara scopri che la moto non si comporta così bene come ti ricordavi! Ciò significa che devi compiere dei cambiamenti e avere un setting diverso per il weekend di gara considerando le temperature della pista”. Ma oltre al discorso tempo, c’è un altro fattore da tenere in considerazione e che può cambiare le sorti del fine settimana: “Il vento. Abbiamo delle curve molto lunghe e quindi una folata di vento può avere un grosso impatto sul pilota; anche le gomme possono essere condizionate in caso di vento freddo. Correre qui a ottobre comporta che le condizioni possano essere abbastanza variabili. Speriamo che ci sia il sole e che faccia caldo, sarebbe l’ideale per tutti”.
Cliccate qui per conoscere gli orari del fine settimana portoghese.
L’ultima tappa europea del Campionato del Mondo di Superbike va in scena questo fine settimana sul circuito di Portimao, all’Algarve, e si tratta di una pista molto tecnica lunga quattro chilometri e 600 metri situata nel sud del Portogallo. Sul sito ufficiale worldsbk.com Stuart Millen, capotecnico di Christophe Ponsson nel team Gil Motor Sport, ha raccontato: “La sfida più grande è legata al fatto che si tratta di un circuito unico. Non c’è un’altra pista come questa dato che presenta un po’ di tutto. È un circuito che ha delle curve strette dove è facile perdere l’anteriore, in curva 1 si stacca forte, ci sono curve veloci con delle grandi compressioni come curva 9 senza dimenticare il tratto in discesa che porta alla frenata di curva 5. La moto deve fare tutto bene e il pilota deve guidare bene. A Portimao devi avere un pacchetto completo e il pilota deve guidare bene. La cosa più importante è che il pilota sia soddisfatto e confidente in sella alla moto”.
L'elemento da temere
Il meteo può variare molto le condizioni: “La pista da febbraio a ottobre cambia tanto. Nel corso dei test pre-stagione la pista è molto più veloce e quindi sei portato facilmente a credere che durante l’inverno hai compiuto tanti progressi. Quando poi ci torni con temperature più elevate in occasione di un fine settimana di gara scopri che la moto non si comporta così bene come ti ricordavi! Ciò significa che devi compiere dei cambiamenti e avere un setting diverso per il weekend di gara considerando le temperature della pista”. Ma oltre al discorso tempo, c’è un altro fattore da tenere in considerazione e che può cambiare le sorti del fine settimana: “Il vento. Abbiamo delle curve molto lunghe e quindi una folata di vento può avere un grosso impatto sul pilota; anche le gomme possono essere condizionate in caso di vento freddo. Correre qui a ottobre comporta che le condizioni possano essere abbastanza variabili. Speriamo che ci sia il sole e che faccia caldo, sarebbe l’ideale per tutti”.
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