Salta al contenuto principale

Ricky Brabec, un californiano alla conquista del Dakar

Lo statunitense ha vinto per la seconda volta il più importante rally al mondo. Da dieci anni nello squadrone HRC, sa rischiare al momento giusto ma anche amministrare. Quest'anno ha ottenuto solo una vittoria di tappa, ma è sempre stato tra i primi

Ricky Brabec ha vinto la 46esima edizione della Dakar, la sua seconda dopo l'exploit del 2020. Quel successo fece scalpore innanzitutto perché interruppe un dominio KTM durato 19 anni e in secondo luogo perché il pilota Honda era stato – ed è tuttora- l'unico pilota statunitense ad aggiudicarsi il più importante rally al mondo nella categoria moto.

 

La vittoria della maturità

La gara di Ricky quest'anno è stata esemplare: non ha mai abbandonato le prime posizioni e assecondato da una Honda CRF rinnovata e più competitiva che mai, ha aspettato il momento giusto per piazzare la zampata vincente. Fino alla decima tappa è rimasto sempre tra i migliori guadagnando molto con gli abbuoni, ha rischiato il giusto ma senza esagerare, e a quel punto ha sferrato l'attacco decisivo, con il suo unico successo nello stage che però gli ha dato il margine sufficiente a vincere il suo secondo Dakar con ben 10'53” su Ross Branch. Il pilota del Botswana ha fatto di tutto per stare al passo con la sua Hero, ma alla fine ha dovuto arrendersi alla superiorità tecnica e al gioco di squadra di casa Honda, che ha piazzato anche Adrien van Beveren e José Cornejo al sesto posto. Entrambi sono stati preziosi alleato per Brabec.

 

Una carriera solida

Il pilota di San Bernardino si è comunque meritato al cento per cento il suo secondo successo, arrivato alla nona partecipazione al Dakar. Brabec ha sempre corso per HRC, e in questi anni ha ottenuto anche un secondo posto, nel 2021, quando ha conquistato ben 4 delle sue 10 vittorie di tappa.

Ricky compirà 33 anni il prossimo 21 aprile, e tra i top rider dell'orbita Honda o KTM è ancora uno dei più giovani in circolazione. È entrato nel team HRC nel 2015, dopo alcune vittorie convincenti nella gare Baja. Nativo di San Bernardino, si è trasferito nel deserto del Mojave all'età di 15 anni e lì ha iniziato a praticare motocross, potendo già contare su una solida base come pilota di BMX. I primi anni dakariani non sono stati facili: molte le rotture, con ben tre ritiri consecutivi nelle edizioni sudamericane. Sostanzialmente tutte a parte quella del debutto, che aveva concluso con un ottimo nono posto.

Il trasferimento della competizione in Arabia Saudita ha segnato la svolta per il californiano, che con il secondo successo eguaglia Kevin Benavides, Toby Price e Sam Sunderland tra i suoi contemporanei.

Leggi altro su:
Aggiungi un commento