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Razgatlioglu: i soldi di BMW e una nuova sfida dietro la scelta del turco

Toprak ha deciso di lasciare Yamaha per provare a fare diventare la moto bavarese finalmente vincente. Accantonato il prgoetto MotoGP, il talento gestito da Sofuoglu continuerà con le superbike, un mondo completamente diverso da quello dei prototipi

In un mercato superbike che sembrava piuttosto in stallo, a movimentare le acque ci ha pensato Toprak Razgatlioglu. Il pilota turco nella stessa giornata ha annunciato il divorzio da Yamaha e l'approdo in BMW, chiudendo così ogni speculazione sul suo approdo in MotoGP e rivoluzionando allo stesso tempo gli scenari tra le derivate di serie per il prossimo anno.

 

Una questione di soldi

Dopo i test con Yamaha MotoGP di Jerez, è mancato l'entusiasmo sia da parte dei manager del team giapponese che del pilota. I tempi realizzati dal turco non sono stati impressionanti, ma anche la M1 al momento è una moto davvero poco attraente. Per Lin Jarvis e soci si sarebbe dovuto accettare di prendere un pilota da fare crescere e aderire alle specifiche di guida di un prototipo, per Toprak si sarebbe dovuto mettere in conto un faticoso apprendistato con una moto che nel breve non potrà essere vincente.

Per quanto si è visto ieri, una o tutte e due le parti non se la sono sentita di mettersi in gioco, con il risultato che Yamaha MotoGP si concentrerà sullo sviluppo di una moto finalmente competitiva, e Razgatlioglu andrà a correre dove prenderà una bella cifra per il suo impegno.

BMW non ha reso noti i dettagli del contatto, ma da ambienti vicini al turco si apprende che l'offerta è stata davvero importante. Razgatlioglu ha così monetizzato per la prima volta in carriera il proprio valore, accettando per contro di correre con una moto che fatica ad arrivare tra le prime cinque.

 

Gli scenari futuri

Yamaha avrebbe sicuramente garantito a Toprak un livello maggiore e Andrea Dosoli a più riprese ha assicurato che da parte della Casa c'è sempre stato il massimo impegno per offrire a Razgatlioglu il migliore contratto possibile. Razgatlioglu – ma qui si entra nel campo delle speculazioni- deve avere pensato che vista l'attuale superiorità di Ducati non avrebbe potuto comunque puntare al titolo, e che quindi tanto valeva passare dalla cassa per riscuotere. Un'altra motivazione alla base del cambio può essere stata il reale convincimento di potere portare la S 1000 RR alla vittoria. D'altronde anche Alvaro Bautista aveva abbracciato il progetto Honda con lo stesso convincimento – e guadagnando molto bene- salvo poi non riuscire nell'impresa.

 

Il domino del mercato

La mossa di Toprak scompagina le carte, prima di tutto in casa BMW, dove uno – o tutti e due- tra Michael van der Mark e Scott Redding lasceranno la compagnia. Entrambi sono in scadenza, con l'olandese che sta vivendo un brutto periodo sotto il profilo della condizione fisica, costantemente bersagliato dagli infortuni. Per il britannico invece i malumori sono di natura tecnica e non è detto che l'approdo di Toprak porti lo sviluppo nella direzione voluta da Redding.

In Yamaha dovranno pure cercare di parare il colpo: i giovani – o meno giovani- non mancano: da Andrea Locatelli a Remy Gardner, passando per Dominque Aegerter, ci sono diverse possibilità per rinfoltire la propria scuderia, anche se sembra mancare un nome importante. Ma l'estate è lunga, e non è detto che non porti ad altre clamorose novità.

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Sbk
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