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MotoGP: ottava tappa al Sachsenring

Senza una domenica di pausa, il circus del Motomondiale in questo weekend è al Sachsenring, in Germania: un circuito recente dalla storia antica. Ecco cosa attende i piloti e la situazione nella MotoGP

Tra ieri e oggi

La gara tedesca del Sachsenring è un altro punto chiave della tradizione delle due ruote: situato all'immediata periferia di Hohenstein-Ernstthal, a circa cento chilometri da Dresda, il tracciato si trova in quella parte della Sassonia tedesca che fino al 1990 faceva parte della Germania Orientale, la DDR (Deutsche Demokratische Republik): lo stato socialista esistito dal 1949 al 1990 sulla porzione di territorio tedesco che corrispondeva alla zona occupata dall'Unione Sovietica alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Con la storica caduta del muro di Berlino, la Germania venne finalmente riunita in un solo Stato nel 1990.


Il Circuito del Sachsenring

Le prime corse automobilistiche e motociclistiche su improvvisati e pericolosissimi circuiti stradali nei pressi della città di Chemnitz risalgono al 1920 e sono proseguite fino al 1990. Queste prove sono diventate ogni volta più rischiose, sino a che nel 1996 si decise di costruire il Circuito del Sachsenring. Anche il nuovo tracciato fu ubicato a una decina di km da Chemnitz e fu utilizzato essenzialmente come centro di addestramento per piloti e scuola di guida. Il circuito ospitò il suo primo Gran Premio nel 1998. Da allora sono state effettuate continue migliorie negli impianti, tra esse il radicale cambiamento nel disegno del tracciato effettuato nel 2001. Le sue numerose e strette curve fanno di questo circuito uno dei più lenti del calendario, ma queste stesse caratteristiche fanno sì che non manchino gare molto serrate e strenuamente disputate. Lungo 3.671 metri, ha un rettilineo di 700 metri a cui poi si alternano 10 curve a sinistra e 3 curve a destra.


La situazione del Motomondiale

Il contatto tra Jorge Lorenzo (Yamaha) e Alvaro Bautista (Honda) nel GP di Assen ha cambiato gli equilibri del Mondiale. Il campione maiorchino si presenta in Germania ancora leader del mondiale con 140 punti, ma la strada è di nuiovo in salita e incrocia quella di Casey Stoner (Honda) più che mai deciso a concludere la sua carriera con un trionfo. Dani Pedrosa (Honda), arriva al Sachsenring speranzoso di portare a casa quel primo gradino del podio che quest’anno non ha ancora visto: le speranze sono fondate, su questa pista ha trionfato ben cinque volte nella sua carriera. Dietro di loro, la sfida per il quarto posto è un duello tra i piloti del Team Monster Yamaha Tech3, Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow. Arrivano poi Valentino Rossi e Nicky Hayden con le loro Ducati, che seguono in classifica rispettivamente con 61 e 59 punti.
Tanto speranze italiane nella Moto3, dove Niccolò Antonelli (FTR-Honda) arriva da una gara olandese davvero sfortunata, in cui sarebbe sicuramente potuto salire sul podio.
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