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Jeremy Burgess: la Ducati di Rossi non è all’altezza

Il capotecnico di Valentino Rossi, Jeremy Burgess, sposa in pieno la linea del Dottore: la GP12 così non va e Valentino non può puntare alla sesta settima piazza. C’è tanto da lavorare.

Burgess è d’accordo con Valentino

Dopo le esternazioni a caldo di Valentino Rossi (qui il video) contro la Ducati GP12, è ora il turno del suo fido capotecnico Jeremy Burgess. L’australiano sposa in pieno la linea del Dottore e in un’intervista a Motorcycle News ha rincarato la dose: “Sapevamo che avremmo dovuto lottare per guadagnare i decimi. Ma è chiaro che prima di parlare di podio, bisognerà aspettare del tempo. Dobbiamo fare tanto lavoro e poi forse i frutti si vedranno, ma questa non una situazione che si cambia dal giorno alla notte. In Qatar abbiamo imparato alcune cose, ma non ancora abbastanza per poter fare la differenza Non credo che cambierà molto in queste due settimane che precedono Jerez"

Tempi troppo alti

"Valentino non cercava il podio in Qatar, ma si aspettava almeno di essere in bagarre con Hayden e Bautista. Certo, non sarebbe stato lo stesso contento, perché si sarebbe piazzato intorno alla sesta-settima posizione, ma in questo momento il nostro passo è quello e dobbiamo prenderne atto. Per molti tratti di gara facevamo gli stessi tempi di Hayden e le cose sono andate meglio quando abbiamo perso un po' di grip, ma un in ogni caso si trattava di crono ancora troppo alti per stare con quelli davanti. Magari, se ci fossimo trovati in battaglia con qualcun altro e avessimo avuto qualche riferimento in più, avremmo guadagnato un paio di decimi, ma è ancora poco".
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