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Il mondiale Superbike riparte da Phillip Island con mille sorprese

Questo weekend il mondiale Superbike ripartirà sulla pista di Phillip Island, chi avrà il coraggio di restare alzato per vedere le gare non rischia di addormentarsi visto quanto è successo finora nei test pre-campionato

Ci siamo! La pausa invernale è finita e questo weekend il mondiale Superbike ripartirà, sulla pista di Phillip Island appena ri-asfaltata. Si corre in Australia e succederà tutto di notte, a causa del fuso orario, ma chi avrà il coraggio di restare alzato per vedere le gare non rischia di addormentarsi. Certo, la gara è sempre un’altra cosa, ma visto quanto è successo finora nei test pre-campionato le sorprese potrebbero arrivare copiose.

 

Toprak promette bene

Parla la classifica: l’incognita maggiore sarebbe dovuto essere Toprak Razgatlioglu che ha lasciato la sicurezza della Yamaha per la BMW, allettante ma fino ad ora dal rendimento ondivago. Nell’ultima tornata di prove libere il turco ha bastonato tutti stabilendo il miglior tempo assoluto che è anche il nuovo record del tracciato: 1’28”511. La cosa più importante è che team RokIt BMW non si è limitato a cercare una prestazione assoluta, ed ha lavorato tanto sulla costanza di rendimento provando alcuni forcelloni  e diverse strategie del freno motore per limitare l’usura degli pneumatici, quello che è sempre stato il suo tallone d’Achille. Vedremo presto se gli esperimenti hanno funzionato.

 

La sorpresa è Bulega, la delusione Bautista

L’altra grande sorpresa è Nicolò Bulega. Il campione Superstock 2023 sta dimostrando di essersi meritato il posto nella squadra ufficiale Ducati perché nelle due giornate di test è sempre stato in lotta per il miglior tempo assoluto ed ha concluso con la seconda prestazione ad appena 0”074 dal leader. La stagione non è ancora partita e lui c’è già! Piuttosto è il suo compagno di squadra che non ha raccolto granché, nonostante sia il campione del mondo in carica. Alvaro Bautista non è riuscito a spingere a fondo ed ha pure rimediato una caduta, in queste ultime prove ha solo il settimo tempo a 0”767 dal top, che non è un distacco da ridere. Altre volte lo abbiamo visto in difficoltà e poi riprendersi quando è arrivato il momento di fare sul serio: è già il momento di dare un colpo di reni.

 

Rea arranca, Locatelli vola

Deludente anche la prestazione di Jonathan Rea passato dalla Kawasaki alla Yamaha che era di “Razga”. È stato a sua volta vittima di una caduta ma soprattutto ha solo il 15º tempo con un ritardo di quasi un secondo e mezzo, lui che con la grinta ha sempre posto rimedio alle carenze del mezzo. Proprio non ci siamo, anche perché il suo compagno di squadra Andrea Locatelli la stessa moto l’ha fatta volare: il lombardo ha sempre amato la pista australiana e questa volta è stato il terzo più veloce, Tenetelo d’occhio che ne vale la pena! E tenete d’occhio Andrea Iannone perché non è tornato in pista solo per fare numero: il team GoEleven si frega le mani perché con una Ducati Panigale privata l’abruzzese è stato a lungo in testa alla graduatoria ed ha concluso al quarto posto. Nonostante le vicissitudini che lo hanno tenuto lontano dal manubrio, la voglia non gli è passata.

 

Kawasaki che succede?

Le Kawasaki ufficiali restano un’incognita: Alex Lowes ha il quinto tempo e non sarebbe male ma quello che gli è sempre mancato è  la costanza, non la velocità, mentre Axel Bassani deve ancora prendere confidenza con una moto molto diversa dalla Panigale dello scorso anno ed è solo 10º. È più in palla il pilota che ha preso il suo posto nel team Motocorsa Racing, Michael Ruben Rinaldi: è passato da una Ducati ufficiale a una privata ma la cura di Lorenzo Mauri, proprietario e anima della squadra, sembra avere sortito effetti miracolosi. Curiosità anche per Danilo Petrucci, a lungo nelle posizioni di vertice ma solo 12º a fine prove.

 

Gli orari delle gare

Insomma, pare che le carte nell’inverno si siano rimescolate parecchio e che i valori in campo siano stati sconvolti. Ovviamente saranno le corse a confermarlo: Gara 1 parte alle 6 di sabato mattina, ora italiana, domenica la Superpole Race sarà alle 3 e Gara 2 alle 6. Orari infami, ma visto quello che è successo finora vale la pena fare una levataccia.

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