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Cross elettrico, ecco cosa ne pensa Jake Nicholls

Jake Nicholls, pilota inglese del mondiale cross MX2, ha partecipato a una gara di moto elettriche. Ecco come ha raccontato la sua strana esperienza

Come sui kart

Una gara riservata alle cross elettriche è stata l'occasione per il pilota inglese Jake Nicholls per terstare la KTM Freeride E, ecco come ha raccontato questa "strana" esperienza: “È stato come quando si gira in kart”, dice Nicholls, che non aveva mai guidato una moto elettrica, “È quasi tutta batteria, e non è complicata da guidare visto che è basata sulla Freeride 350. Quando sono salito mi semrbava una moto normale; solo mi ha stupito l’assenza dei comandi per i piedi (i freni sono entrambi sul manubrio). Infatti, di solito quando salgo in sella, mi capita d’infilare il piede sotto il pedale del cambio: mi ha stupito non trovare nulla col piede sinistro, così come dovermi abituare a frenare con le dita con cui di solito uso la frizione”.

Niente freno motore

“Me ne sono accorto facendo un lungo salto: sono andato largo su una curva per prendere un po’ di velocità, ma le moto sono settate su una certa velocità, e non c’è fuorigiri”, racconta Nicholls, “mi sono accorto che non importava se fossi all’esterno o all’interno: la moto ti spara fuori dalla curva, e il divertimento arriva perché devi controllarla. Non è solo questione di ‘apri e vai’ come pensano alcuni. Le moto elettriche possono essere veloci, ma credo che tutto sia legato alla durata della batteria”.


Si sente la mancanza del cambio e del rumore

I limiti delle moto elettriche? “Il fatto che ci sia un tetto netto alla potenza”, risponde Nicholls, “la moto si arrampica bene ma poi arriva al limite della potenza e si ferma. Penso che i motori termici sarebbero così se fossero automatici: il cambio potrebbe fare la differenza. E, poi, il rumore del motore ha un notevole ruolo nel divertimento. Guardando la gara, direi che il rumore è parte integrante dello spettacolo di questa disciplina. Qualche anno fa le moto erano molto più rumorose di adesso: il futuro di questo sport va verso un calo del rumore. Ricordo quei motori quattro tempi raffreddati ad aria di pochi anni fa: devono avere provocato lesioni a più di un timpano! Sono entusiasta delle moto elettriche e curioso di vedere come saranno sviluppate”.
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