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Dakar 2018, Laia Sanz dolorante a schiena, collo e mano resiste

Dakar news – Nonostante le gradi difficoltà che la Dakar impone e due cadute, Laia Sanz è ancora in gara ed è anche tredicesima. La spagnola ha dolori al collo, alla schiena e una mano infiammata e ha appreso con sollievo la notizia della cancellazione della 12esima tappa. L’obiettivo? “Ora è terminare la gara”
"Ho perso tempo"
Mancano solo due tappe alla conclusione della Dakar e Laia Sanz ha incontrato diverse difficoltà negli ultimi chilometri percorsi. Infatti nell’undicesima tappa, tra Belén e Chilecito, è caduta quando mancavano 20 km alla meta e questa è stata la seconda caduta in due giorni. La spagnola, che al momento occupa un’ottima tredicesima posizione nella classifica generale, ha dichiarato: “Alla fine sono caduta anche oggi, ero troppo stanca. L’ho presa con filosofia e punto solo a terminare la gara. Vediamo se starò meglio, perché ad oggi mi fa male tutto”. La pilota della KTM sente dolore alla schiena, al collo e ha una mano infiammata. Sull’ultima tappa ha detto: “Non è stata una giornata facile. Sono dovuta partire dietro a macchine e camion ed è stato pericoloso, secondo me. La pista era piena di pietre nascoste sotto la polvere. Ho mangiato un po’ di polvere perché c’era un camion che mi precedeva e ho fatto fatica a superarlo. È stato un insieme di cose, il caldo, la caduta del giorno prima, il dolore alla schiena, e ho perso tempo”. Nonostante tutto comunque la Sanz ha salvato molto bene la situazione e ora è a 2 ore e 34 minuti dal leader Walkner, ma soprattutto è a soli 21 minuti dal decimo posto della classifica generale, quello che all’inizio si era prefissata come obiettivo anche se, ad oggi, punta solo a riuscire a concludere questa Dakar che l’ha messa a dura prova nelle ultime due tappe. La spagnola, che nella prima caduta si è scontrata con un lama, spera di arrivare intera a Cordoba, in Argentina, e ha appreso con sollievo la cancellazione della dodicesima tappa, tra Chilecito e San Juan. La decisione è stata presa dall’organizzazione per motivi di sicurezza.
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