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Dakar 2015, presentata la Peugeot 2008 DKR di Cyril Despres

Peugeot Sport ha svelato le foto della macchina con cui tornerà dopo 25 anni alla Dakar. Il pilota francese, che corso la scorsa edizione in moto con il team Yamaha, affronterà la nuova sfida delle auto: si partirà il 7 gennaio da Buenos Aires
Dalle moto alle auto
Quella del 2015 sarà un’edizione della Dakar molto particolare per Cyril Despres che affronterà una delle gare più impegnative al mondo non più su una moto (ha vinto 5 Dakar con KTM, prima di passare lo scorso anno in Yamaha e finire al quarto posto), ma su un’auto.  Insieme con Cyril Depres, sulla Peugeot 2008 DKR ci sarà anche l'ex campione mondiale rally Carlos Sainz. Despres segue l’esempio del connazionale Stephan Peterhansel, vincitore delle Dakar africane nei primi anni 90 su due ruote e ora campione tra le auto. Dietro questa operazione c'è lo zampino del suo sponsor Red Bull e una bella offerta dalla casa francese: "L'idea è nata in modo naturale”, ha raccontato Despres, “quando si disputa una Dakar con una moto, ci si ritrova a passare una decina di ore da soli in sella e quindi si ha tempo per pensare. Durante l'ultima Dakar, è scattato qualcosa. Fortunatamente, Peugeot e Red Bull mi hanno offerto questa incredibile opportunità. Sono molto fiero. Non mi sono fatto tante domande. Per me è un sogno che si avvera e l'inizio di una nuova vita”. Le migliaia di chilometri divorati in questi ultimi mesi in Marocco dalla Peugeot 2008 DKR hanno incoraggiato la squadra: “I test che abbiamo effettuato hanno convalidato le nostre scelte tecniche”, conferma Bruno Famin, direttore di Peugeot Sport. A questo punto il programma degli impegni si fa intenso: dal 20 novembre, i camion dell’assistenza, pieni di materiali e di componenti preassemblati, si imbarcheranno sulla nave che dal porto di Le Havre li porterà in Argentina. Si dovrà, poi, finire di montare le tre vetture che partiranno in aereo a metà dicembre, dopo un’ultima sessione di prove in Marocco, ai primi di dicembre. Despres e compagni dovranno anche dedicarsi a un intenso stage di meccanica per far fronte a tutti gli interventi di emergenza sul loro mezzo o per affrontare la tappa marathon (senza assistenza esterna) che li aspetta in gennaio.
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