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Carlos Checa: "La 1199 Panigale non va bene per la Superbike"

Superbike Ducati News - Carlos Checa parla della sua voglia di correre nonostante l'età, della scarsa competitività della Ducati in MotoGP e delle sue difficoltà con la nuova moto in Superbike: "Il regolamento Superbike favorisce le 4 cilindri, no la nostra 1199 Panigale" 
Carlos parla di moto, contratto e MotoGP
Carlos Checa è il pilota più anziano della Superbike, dal 2008 nelle derivate di serie dopo anni di Motomondiale e vincitore del titolo 2011 con la Ducati 1098 del team Althea. Quest'anno il campione spagnolo è nella squadra Althea dell'esperto team manager Francis Batta ma i risultati non sono dei migliori. La 1199 Panigale è una moto ancora acerba e non riesce a far emergere il talento di Carlos, incappato in diverse cadute nonostante la sua grande esperienza e la sua riconosciuta "prudenza" in sella. Crash.net ha fatto una lunga chiacchierata con lui e, fra argomenti più o meno seri, possiamo riportare alcuni passaggi interessanti, a partire dalla sua voglia di correre nonostante l'età ormai avanzata: "Ho 40 anni, ho cominciato nel campionato mondiale '93 quando era il mio 20° complenno. Adoro correre e quest'anno credo sia uno dei più duri della mia carriera. Siamo tecnicamente molto lontano dai migliori, mi sento molto limitato. Gli ultimi anni sono stati ricchi di successi, ho vinto più ora che nel resto della mia carriera, quindi non posso dire che non mi stia divertendo. Personalmente l'entusiasmo è lo stesso di quando ho iniziato, non conta l'età o quanti anni ho corso in passato, è tutto condizionato da come approcci la gara. Probabilmente l'età aumenta anche la serenità e vedi tutto da un punto di vista più giudizioso e maturo, ma comunque in azione il fisico risponde sempre alla stessa maniera. Le moto sono tutto per me, è la mia vita, forse un giorno smetterò ma per ora mi diverto a correre e a girare il mondo. Ho amato le moto fin da quando ero ragazzino. Spesso uso enduro o motocross per puro divertimento. Inoltre il rischio fa parte del gioco, se non c'è rischio non mi diverte. So che questo sport è pericoloso ma più aumenta il rischio e più ti senti bene. Faccio un sacco di sport estremi come il paracadutismo e la sensazione che da l'adrenalina è sempre la stessa, mi piace spingere il mio corpo e la mia mente al limite. Comunque non guido la moto in strada, per me le moto sportive su strada non hanno senso, infatti sono contro il TT". Poi si comincia a parlare di cose più attuali, come il suo impegno con Ducati per il prossimo anno: "Il mio contratto dura fino alla fine di quest'anno, poi non abbiamo ancora discusso nulla per il prossimo. E' normale in Superbike perchè la stagione finisce molto tardi (anche se hanno cancellato l'ultima gara in India), penso che cominceremo a parlare di futuro a settembre o ottobre. Mi piacerebbe stare con Ducati, mi piace tutto qui. Al momento però non ci penso molto, vivo gara dopo gara e non faccio troppi piani per il mio futuro". Ma cosa c'è di sbagliato nella 1199? "La Panigale è una moto ottima per la Superstock ma non per la Superbike. Le regole favoriscono le massime elaborazioni delle 4 cilindri e in velocità pago 20 km/h in rettilineo, mentre Canepa in Superstock perde solo 1 o 2 km/h. Noi abbiamo un problema di potenza, in Russia per esempio ero uno dei più veloci nel settore tortuoso mentre nella parte veloce prendevamo 6 decimi. Ormai la Superbike è una categoria solo da 4 cilindri." Con la categoria EVO, però, si mischieranno le moto Superstock con le Superbike, cosa ne pensa Carlos? "Per me sono ok, sarebbe solo un vantaggio per Ducati visto che stiamo vincendo in Superstock. Inoltre, non sono solo la tecnologia e le prestazioni che rendono questo sport bello. Dobbiamo rendere il campionato più equo, più sicuro e più economico. Questo movimento verso la Superstock aiuterà perché i problemi principali sono economici. Tutto ciò che lo rende più economico è buono. Il campionato tecnologico è la MotoGP, la SBK dovrebbe essere più basato sulla produzione con modifiche che tutte le squadre possono permettersi, non solo le case." Poi logicamente arriva anche una domanda sulle scarse prestazioni delle Ducati in MotoGP: "Non so perchè non vanno forte, quando l'ho guidata nel 2005 mi è piaciuta, ho fatto alcuni podi, la moto era buona per me. Ho testato la 800 e non mi è piaciuta così tanto ma è stato con una squadra diversa che aveva anche diversi pneumatici. Al momento sembra come se hanno perso l'equilibrio, la moto con cui Casey ha vinto è totalmente diversa da quella attuale."
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