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Zero Motorcycles è più “green” con Reneos

Il produttore americano di moto elettriche si affida alla piattaforma europea dedicata alla raccolta e al riciclaggio delle batterie al litio per rendere più ecologici i propri modelli durante l’intero ciclo di vita. L’accordo garantirà a Zero di avere un efficiente sistema per la raccolta, il trasporto e il riciclo degli accumulatori dismessi in totale sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti
In Italia c’è Cobat
Zero Motorcycles aderisce a Reneos, la prima piattaforma europea dedicata alla raccolta e al riciclaggio delle batterie al litio dismesse dai veicoli elettrici. Un’iniziativa voluta per rendere sempre più sostenibile per l’ambiente la propria gamma di moto con emissioni zero allo scarico, ma con un impatto su clima e natura dovuto proprio al ciclo di vita degli accumulatori. Se per la loro produzione si stanno sviluppando tecnologie a basse emissioni da introdurre nei prossimi anni, per la fine vita esistono diverse realtà avviate e quella di Reneos è tra le più promettenti in quanto costituita da un’alleanza di organizzazioni già attive nel settore da diversi anni. Si tratta di una rete europea che riunisce storici operatori nella raccolta delle batterie tradizionali in Germania, Norvegia, Belgio, Paesi Bassi e Italia, dove ad appartenere all’alleanza è Cobat. Una realtà nata nel 1988 come Consorzio per il recupero delle batterie al piombo esauste e divenuta ora un network logistico e di impianti presente in modo capillare sul territorio impegnato nell’economia circolare, ossia nella raccolta dei rifiuti in genere e di pile e accumulatori in particolare. Da ricordare, anche, che Cobat è già da anni al lavoro con il CNR, il Consiglio nazionale per le ricerche, per lo sviluppo di procedure per il riciclo delle batterie al litio. Una rete, quella internazionale di Reneos, in grado dunque di offrire una gamma completa di servizi (conformità legale, logistica, stoccaggio, riciclo, second life, ecc) e con partnership anche in altri Stati europei. Di fatto, un sistema ramificato capace di garantire a Zero Motorcycles la raccolta, il trasporto e il riciclo delle batterie dismesse in totale sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti nei singoli stati.

Dal recupero derivano molti vantaggi
Il recupero delle batterie esauste offre più vantaggi. Il primo è la realizzazione di una filiera necessaria per gestire in modo corretto il trattamento di dispositivi destinati ad essere sempre più diffusi per il previsto aumento dei veicoli elettrici, a due e quattro ruote. Una filiera utile per una doppia ragione: tutelare l’ambiente evitando la dispersione di materiali potenzialmente nocivi per la salute e la natura e per il recupero delle stesse materie preziose presenti negli accumulatori, litio e terre rare comprese. Un’attività importante, in particolare in un’Europa carente nella disponibilità di miniere, che permette di avere a disposizione minerali riciclati per la produzione di “pile” e che consente di limitare le attività di estrazione, spesso fonte di violazioni ambientali e dei diritti umani. Aspetto importante è pure quello economico con la nascita di una nuova filiera industriale remunerativa che crea occupazione e nuove opportunità, come quelle offerte dal cosiddetto second life. Si tratta della “seconda vita” delle batterie, ossia della possibilità di sfruttare gli accumulatori non più efficienti per la trazione, ma comunque in grado di immagazzinare “corrente”, per creare dei sistemi di accumulo per l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Una soluzione che rende più efficiente il sistema energetico con conseguente risparmi in termini di emissioni e di spese per la “bolletta”. 

                                                                                                                             
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