Veicoli elettrici, quanto - e come - si risparmia?

Nonostante l’innegabile crescita di cui il settore automotive è stato in questi ultimi anni protagonista, l’elettrico è, in termini numerici, assai lontano dal mondo endotermico. Stando ai numeri di mercato, negli Stati Uniti esso rappresenta solo il 2% del totale, mentre in Francia, giusto per dare un’occhiata all’Europa, si sfiora a stento il 2,3%. Eppure, la mobilità a batteria è e continua ad essere ampiamente pubblicizzata e, in certi casi, incentivata anche attraverso campagne fiscali volte a sostituire il vecchio veicolo con uno nuovo e  “più green”. A quanto pare tuttavia, parte del problema , almeno in termini puramente economici, potrebbe essere proprio qui: auto e moto a batteria - ibride o full Electric -  costano più di quelle tradizionali ed il risparmio sul carburante troppo esiguo per “recuperare” la spesa, se non sul “lungo” periodo. A suggerirlo è in questo caso lo studio della società francese UFC-Que Choisir che ha confrontato il costo del possesso di mezzi termici, ibridi, elettrici o a gas con quelli relativi a carburante, manutenzione, assicurazioni e alla differenza acquisto-valore di rivendita. Il periodo di tempo preso in esame per l’elaborazione dei dati è di  4, 5 e 7 anni e, in termini di distanza percorsa nello stesso periodo, rispettivamente di 16.500 km, 13.500 km e 11.500 km. In base ai dati, il maggior risparmio è dell’elettrico, con un costo stimato in 7.275 euro. Ma c’è un problema: il risparmio, ovviamente, non è immediato e al contrario lo si ottiene solo dopo qualche tempo dall’acquisto del veicolo, cioè almeno quattro anni. “Clausola” che si scontra inevitabilmente con l’abitudine (spesso e comprensibilmente incentivata dagli stessi costruttori) di cambiare veicolo ogni due anni. In pratica: scegliendo l’elettrico si può risparmiare sui costi, a patto per di farci parecchia strada. Può sembrare scontato, ma cambiare veicolo così spesso non è di fatto il modo migliore per risparmiare…