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UK, furti moto: cosa accadrà dopo la Brexit?

Quello dei furti moto è per l’Inghilterra un problema tutt’altro che trascurabile: ogni anno Oltremanica vengono rubate circa 26mila moto. Secondo uno specialista, la Brexit potrebbe avere effetti positivi e negativi allo stesso tempo
Furti moto
La Brexit potrebbe avere per l’Inghilterra un effetto positivo per quanto riguarda la criminalità connessa al furto di moto, fenomeno, come più volte vi abbiamo riportato, tutt’altro che trascurabile.
A dirlo è niente meno che Ken German, ex specialista della polizia in fatto di furti di veicoli e oggi tra i principali consulenti europei in materia. Secondo German, l'inasprimento dei controlli alle frontiere e dei controlli doganali con l'UE, potrebbero infatti dimostrarsi - in tale contesto - l’arma più adatta alla lotta contro il crimine. Questo perché, spiega, molti dei furti registrati nel Regno Unito sono effettivamente riconducibili a bande europee che, una volta rubata la moto, sono organizzati per spedirle all’estero. C’è un però: pur ammettendo il vantaggio di cui sopra, in fatto di Brexit, German sottolinea anche la mancata cooperazione che verrebbe a crearsi tra le forze di polizia europee ed il Regno Unito, cioè in pratica l’intera struttura dell’Europol.
Oggi, nel Regno Unito, registriamo circa 26.000 furti di moto ogni anno”, ha detto German. “Moltissimi sono operati da bande estere di Lituania, Romania e Polonia che, fondamentalmente, dirigono l’intera criminalità connessa ai furti di veicoli in tutta Europa. Ciò che conseguirà alla Brexit può essere, a seconda del punto di vista, tanto positivo quanto negativo”. "Italia e Francia - ha aggiunto - sono pesantemente colpite da simili furti. Ci sono bande che operano direttamente da lì affidandosi, come avviene anche in Inghilterra, a magazzini in cui nascondere e smontare le moto rubate. La Brexit ci permetterà di controllare con più attenzione confini e dogane, ma potremmo avere di contro seri problemi a livello di cooperazione di polizie”. Ad oggi,  ha concluso German, “abbiamo un rapporto solidissimo con la maggior parte delle forze di polizia di tutta Europa che ci permette di ottenere risultati assai più rapidamente, ma con l’uscita dall’Europa le cose potrebbero cambiare”.
Già nel 2017, il negoziatore dell’UE Michel Barnier aveva a tal proposito spiegato che con l’uscita dall’Europa il Regno Unito non sarebbe più stato membro dell’Europol. Tuttavia, il governo inglese risulta attualmente attivo in fatto di negoziati utili al mantenimento della cooperazione tra le forze di polizia estere.
 
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