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UICI, una petizione per regolamentare i monopattini

L’unione italiana dei ciechi e ipovendenti ha lanciato una petizione, risultata vittoriosa, contro l’uso inappropriato dei monopattini e degli altri mezzi di micromobilità. A rilanciarla è stata Graziella Viviano, mamma di Elena Aubry. L'obiettivo è quello di sensibilizzare le istituzioni affinché modifichino le regole sulla micromobilità affinché siano più sensibili riguardo l'incolumità degli utenti più deboli
Petizione contro i monopattini
La silenziosità dei nuovi mezzi di micromobilità urbana e il parcheggio selvaggio consentito dallo sharing, possono essere un grave problema per chi è ipovedente. Per questo l’UICI, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ha lanciato una petizione su Change.org in cui ha chiesto al Presidente Conte un aggiornamento delle regole e norme più restrittive per l’uso di questi mezzi. A rilanciare la petizione sui suoi social è stata anche Graziella Viviano, mamma di Elena Aubry, la ragazza morta in un incidente in moto causato dalle tante buche presenti sulle strade di Roma. L’abuso di monopattini sui marciapiedi e, per quanto riguarda i mezzi in sharing, la possibilità di parcheggiarli “selvaggiamente” dove capita sta diventando un problema serio, soprattutto nelle città più grandi. Secondo alcune recenti statistiche gli incidenti causati da questo tipo di mezzi ormai si attestano a ben due al giorno e sembrano essere in crescita. Le richieste di UICI sono poche ma ben mirate:
  • In rispetto alla normativa europea sulle auto elettriche, in vigore dal 2019,  l’adozione dell’AVAS (Audible vehicle alert system) un sistema di rumore artificiale che segnala il mezzo in movimento, sempre e comunque.
  • L’identificazione di siti dove è consentito lasciare il mezzo, così da evitare l’abbandono indiscriminato.
  • L’adozione di un sistema GPS che regoli automaticamente la velocità del mezzo a 6 km/h allorchè gli stessi transitino nei centri storici o in zone particolarmente affollate.
  • Una speciale attenzione da parte della polizia municipale atta a scoraggiare atteggiamenti illegali e pericolosi.
  • Alle società che gestiscono lo sharing dei mezzi di inibire il noleggio dello stesso, qualora si accerti un uso improprio del monopattino dall’utente.

La petizione di UICI è stata accolta positivamente e ha già raggiunto il numero di firme necessario per provare a sensibilizzare le istituzioni. Dunque, dopo un inizio ricco di zone d’ombra, con regolamentazioni mancanti e norme facili da aggirare, la micromobilità sembra essere ben lontana dall’avere una legislazione chiara e regole che possano mettere tutti d’accordo.
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