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Trofeo Vintage Veterans: i campioni tornano in gara alla Sei Giorni 2019

Passeri, Rinaldi e Sala correranno in Portogallo per difendere i colori dell'Italia in maglia azzurra. Tutti in campo con le KTM due tempi del Moto Club Fabrizio Meoni. Rinaldi è entusiasta: "Sono moto che chiedono rispetto fin dalla prima pedalata"
Il fascino del due tempi, i ricordi di un periodo d’oro del nostro motociclismo sportivo: i motivi per riportare in auge l’enduro di una volta non mancavano e così non troppo tempo addietro il presidente della Federmoto Giovanni Copioli ha proposto alla FIM il progetto del Trofeo Vintage Veterans e oggi quell’idea è diventata realtà con il Trofeo Vintage Veterans, che dal 13 al 16 novembre riporterà a gareggiare alla Sei Giorni in Portogallo i campioni di una volta.

Tris d'assi
La squadra che vestirà la maglia azzurra sarà composta da tre piloti invece che sei: Giovanni Sala, Stefano Passeri e Mario Rinaldi sono assoluta garanzia di competitività: plurititolati e ciascuno vincitore di quattro Sei Giorni con l'Italia: “Intorno al vintage c’è parecchio interesse ormai da qualche anno, questa però è una novità e per noi è una bella scommessa” ha ricordato il coordinatore FMI Franco Gualdi in occasione della presentazione che si è tenuta venerdì a Guastalla.
I piloti sono entusiasti di partecipare a questa rimpatriata, a cominciare da Passeri: “Vestire questa maglia è un onore e un onere – afferma il bresciano-. Le moto sono splendide e pronte, noi invece stiamo ancora riprendendo confidenza con i mezzi”.

Il profumo della miscela
I mezzi forniti dal team Toscana 1 KTM vintage - Moto club Fabrizio Meoni sono tre KTM: un 250 del 1981 per Passeri, un altro duemmezzo del 1979 per Sala e la 350 del 1981 di Rinaldi. “Si tratta di moto che già dalla pedalata per farle partire chiedono rispetto e poi trasmettono delle vibrazioni incredibili – spiega Passeri-. Abbiamo ricominciato ad allenarci per farci trovare pronti, la concorrenza sarà agguerrita. La Germania porterà sicuramente una squadra competitiva, così come gli Stati Uniti. Di noi tre quello che avrà il compito più difficile è Giovanni Sala, che ha un mezzo un po’ più datato rispetto a noi, ma saprà sicuramente farsi valere”.
La giornata è proseguita con un test in riva al Po e a giudicare dal numero di presenti e all’attenzione dei media un primo obiettivo è già stato raggiunto: d’altronde quando si mettono in campo campioni del calibro dei nostri Azzurri e moto dal fascino indiscutibile il risultato è garantito.
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