Salta al contenuto principale

Tom Cruise, acrobazie da stuntman nel nuovo Mission Impossible - VIDEO

Nella pellicola che uscirà il prosismo anno l'attore si è cimentato in un incredibile salto in moto da un precipizio, per poi aprire il paracadute. Per prepararsi alla performance ha effettuato più di 13mila salti con un CRF

I film della saga Mission Impossible sono famosi per le scene d'azione, nelle quali si vede Tom Cruise protagonista di numeri eccezionali, nelle condizioni più disparate (e talvolta disperate!). Chi pensa però che l'attore statunitense sia sempre e comunque sostituito da stuntmen professionisti si sbaglia, e basta vedere il dietro le quinte del suo ultimo lavoro – Mission Impossible Dead Reckoning/parte uno- per comprendere come Cruise sia davvero uomo d'azione e attore pronto a ogni sfida. Compresa quella di imparare a pilotare una moto da cross, per poi cimentarsi in un acrobatico salto da una rampa sul limitare di un precipizio.

 

Una scena complicata

Il video – datato settembre 2020- si apre con una veduta aerea del salto finale che Tom Cruise deve compiere a Hellesylt, una località della Norvegia rinomata per gli amanti dello skydiving. La produzione ha costruito una lunga rampa, che si impenna nei metri finali prima del vuoto e che l'attore deve percorrere a bordo di una moto da cross (a più riprese nella clip si vedrà Cruise utilizzare una Honda CR). La scena consiste nel prendere una lunga rincorsa, arrivare a saltare e poi abbandonare la moto per lanciarsi nel vuoto. Dopo alcuni metri di volo libero in mezzo alla foschia, l'attore deve aprire il paracadute. Una scena da stuntman vero e proprio, che Tom ha deciso di compiere in prima persona.

Un duro allenamento

Per arrivare a girare la scena, Tom Cruise ha prima di tutto preso lezioni di guida in motocross. Dal video si apprende che la produzione - in questo genere di film non si bada certo a spese, budget 290 milioni di dollari-, ha realizzato un campo da cross appositamente per l'attore, con curve in banking accentuato e salti a sua misura. Cruise racconta di avere dovuto imparare diverse cose “la posizione in moto, protesa verso l'avanti, e anche prendere velocità e cambiare marcia senza l'ausilio di strumentazione, andando a orecchio”, ma soprattutto si è dovuto applicare allo sfinimento, tanto che la grafica in video indica in 13mila salti il training ossessivo dell'attore.

Il passo successivo è stato passare da piccoli salti a una simulazione del lancio nel vuoto. Il pilota viene agganciato a una gru, tramite un cavo metallico e un corpetto, simile ai giubbotti che usano i velisti per rimanere agganciati al trapezio. Una volta intrapreso il salto, la moto finisce su dei sacchi imbottiti, mentre l'attore rimane appeso al cavo.

 

Il gran finale

Nei 10 minuti rilasciati ci si addentra poi nella strutturazione della scena, con il calcolo delle possibili traiettorie che Cruise avrebbe potuto prendere a seconda della dinamica del salto, e della posizione delle telecamere piazzate sui droni per riprendere la scena dall'alto, ma il più possibile vicino all'attore stesso.

Il video termina con la scena del lancio vero e proprio che – non contento del primo take- Cruise ha deciso di svolgere per ben 6 volte prima di ritenersi soddisfatto per la riuscita. Ah, ovviamente tutto senza casco!

Insomma, una performance con i fiocchi, che avvicina Tom Cruise a un altro grande attore appassionato di moto e scene funamboliche: Steve McQueen.

 

 

 

Leggi altro su:
Aggiungi un commento