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Suzuki Burgman 400 my 2022, livree da... atleta!

Il nuovo Burgman, in arrivo questo luglio, fa parte di un progetto molto interessante in cui alcuni illustratori italiani utilizzeranno le principali qualità del ruote basse giapponese per interpretare alcuni degli sport che si terranno alle prossime Olimpiadi di Tokyo. I lavori daranno vita ad esemplari da collezione che saranno esposti in una mostra curata dalla gallerista Lorenza Salamon edall'illustratore e designer Ale Giorgini
Progetto ARThletes
Il progetto realizzato da Suzuki coinvolgerà quattro illustratori italiani e il Burgman 400 my 2022 in arrivo questo luglio, senza particolari evoluzioni tecniche ma con nuove livree nera e grigia impreziosite da dettagli blu. L'obiettivo è quello di utilizzare le carene dello scooter di Hamamatsu per interpretare alcuni degli sport che ammireremo alle prossime Olimpiadi in programma a Tokyo. Il progetto, nato proprio per celebrare uno degli scooter più amati e longevi al mondo, vuole sottolinearne le doti e legare con un filo immaginario il gusto italiano, la tradizione giapponese e i valori assoluti delle prossime Olimpiadi. La tecnica scelta è quella dell’illustrazione, per le sue capacità di essere attuale in ogni epoca storica, e di suggestionare un ampio pubblico pur rimanendo espressione artistica autoriale.
Suzuki ha chiesto a Gianluca Folì, Riccardo Guasco, Francesco Poroli e Van Orton di interpretare quattro caratteristiche fondamentali del nuovo Burgman 400 –– eleganza, sportività, stabilità e sicurezza –– abbinandole ad altrettanti sport olimpici (tuffi, atletica leggera, ginnastica artistica e scherma) da rappresentare in 4 opere uniche che diventeranno poi altrettante livree per un Burgman da collezione.
“L’idea innovativa del progetto ARThletes nasce dal concept “l'atleta elegante”– dichiara Enrico Bessolo, Direttore Commerciale Suzuki Italia – grazie alle illustrazioni desideriamo mostrare il “fil rouge” che lega sport, Olimpiadi, Giappone e il nostro scooter attraverso un percorso espositivo che vedrà 4 opere uniche rappresentate da altrettanti illustratori. Il progetto, infine, confluirà in una mostra curata da da Lorenza Salamon e Ale Giorgini, che spiega: “L’illustrazione è un linguaggio universale che abbatte i confini. Un linguaggio che unisce popoli e culture diverse, proprio come le Olimpiadi. In un momento come quello che stiamo vivendo, credo sia ancora più importante riuscire a creare connessioni –  anche solo virtuali – fra luoghi e persone. Ho accolto quindi con grande entusiasmo il progetto ARThletes di Suzuki, così come lo hanno fatto i 4 illustratori con cui ho avuto il privilegio di lavorare. In un periodo in cui siamo stati costretti a limitarlo, celebrare il movimento e la libertà è un dovere morale”.

 
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