Salta al contenuto principale

Spy stories: Brabus prepara la 1400 R in tre versioni

Era prevedibile che con l’arrivo della KTM 1390 Super Duke R (Evo) Brabus avrebbe messo in cantiere qualcosa di stupefacente e dall’ufficio brevetti della Unione Europea arriva una conferma

Nel 2022 venne lanciata la prima motocicletta marcata Brabus, azienda nota principalmente per il tuning e l’allestimento di varianti super lussuose di modelli automobilistici di pregio. Si chiamava Brabus 1300 R ed era basata sulla KTM 1290 Super Duke R; l’anno successivo venne seguita dalla Brabus 1300 R Edition 2023, prodotta in serie limitata e numerata al ”modico” prezzo di 49.900 euro. Bellissime e curatissime come potete vedere nelle immagini, con abbondante uso di materiali pregiati e finiture di alto livello, ma certamente non alla portata di tutti.

Ora arriva la 1400

Era prevedibile che con l’arrivo della KTM 1390 Super Duke R (Evo) Brabus avrebbe messo in cantiere una nuova versione. Conferme ufficiali non ce nessuno ma elementi di prova sì, perché proprio in questo mese di marzo Brabus ha registrato alcuni nomi presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUPO). Questa volta sono previste addirittura tre varianti: Brabus 1400 R Taylor Made, Brabus 1400 R Rocket e Brabus 1400 R Signature. Impossibile per il momento sapere cosa si celi dietro le tre denominazioni. 

 

Di cosa potrebbe trattarsi?

Il nome della prima suggerirebbe una versione personalizzata secondo le richieste del cliente, e quello della seconda una versione potenziata, ma per il momento è possibile fare solo. Sicuramente tutte e tre saranno strettamente derivate dalla KTM 1390 Super Duke R (Evo), spinta dal bicilindrico a V LC8 della Casa di Mattighofen per il quale vengono dichiarati 190 CV (140 kW) a 10.000 giri/minuto e 145 Nm a 8000 giri/minuto.

Fino ad ora Brabus si è limitata ad intervenire sugli allestimenti quindi è presumibile che resterà invariata la ciclistica, incentrata su un telaio in tubi di acciaio al cromo-molibdeno con forcellone monobraccio in alluminio e sospensioni WP a controllo semi attivo, ora con compensazione automatica del carico e abbassamento da fermo. Anche il peso non dovrebbe discostarsi troppo dai 210 kg in ordine di marcia della KTM. Quello che si discosterà parecchio sarà il prezzo: probabile che supererà i 50.000 euro, cioè qualcosa di più della versione precedente e circa il doppio della moto dalla quale è derivata. Certamente non alla portata di tutti, ma si sa, l’esclusività ha il suo prezzo.

Aggiungi un commento