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Sicurezza stradale, il governo “taglia” i guardrail

Per adeguarsi alle norme UE il Governo ha stabilito nuove misure dei guardrail. Saranno più bassi e meno resistenti. Il Movimento 5 Stelle non ci sta: “Vogliono risparmiare a danno della sicurezza”
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Guard rail più leggeri
Da quest’anno i guardrail delle nostre autostrade saranno più bassi e più leggeri. A stabilirlo è il Governo che, dice, così facendo si adegua alle norme europee. In realtà, la modifica va ad abbassare di molto lo standard di sicurezza delle nostre autostrade, almento per quanto riguarda le capacità di contenimento dei guard rail. Quelli attualmente in dotazione infatti sono molto più resistenti e pesanti, per cui l'adeguamento europeo andrebbe ad abbassare lo standard di sicurezza delle nostre strade. Il Fatto Quotidiano, in merito ha interrogato il professor Mariano Pernetti, docente all’Università di Napoli della cattedra di Costruzioni di Strade, Ferrovie e Aeroporti il quale senza mezzi termini ha confermato un abbassamento della sicurezza in circa 2.000 km di rete stradale nazionale. In pratica l’abbassamento delle barriere ne riduce la capacità di contenimento: “Se l’urto, a parità di energia trasversale, avviene in condizioni diverse da quelle contemplate non si è tenuti ad assicurare il contenimento. Vengono così ridotti i livelli minimi di contenimento delle barriere”. Pernetti continua: “Ma c’è di più. Non viene imposta la necessità di adoperare barriere più robuste (classe L) sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali. Questo tipo di barriere sono le uniche che danno certezza del corretto contenimento di grosse berline come Audi e BMW. Quelle attualmente previste danno 'certezza' alle auto di piccole e medie dimensioni come ad esempio la Fiat Punto o un’Opel Corsa. Sulle strade locali extraurbane si adopera un livello di contenimento che non è assolutamente adatto per contenere i piccoli autocarri e i furgoni a pieno carico.” Insomma, la decisione del Governo sembra non essere stata presa in ottica di miglioramento della rete stradale ma, più che altro per ragioni economiche. Il costo delle barriere infatti è direttamente proporzionale alle dimensioni e la decisione di abbassarle potrà far risparmiare alle concessionarie circa il 40%, senza contare il fatto che la decisione risulta ancora più "curiosa" se si analizzano i volumi di utilizzo delle nostre autostrade rispetto a quelle francesi e tedeschi: il traffico giornaliero medio dei veicoli pesanti in Italia è di 9.302 unità, in Francia di 3.880, in Germania di 5.706 (fonte Asecap 2012). Il traffico segna proporzionalmente la quantità degli incidenti e, purtroppo, la gravità dell’infortunistica. A tal proposito il movimento 5 Stelle ha deciso di chiedere delucidazioni al Ministero dei Trasporti e, tramite Luigi di Maio, ha mosso un’interrogazione parlamentare sulla questione, la richiesta è partita il 22 dicembre ma ad oggi il Ministro Lupi non ha ancora dato nessuna risposta. L’unica certezza che invece abbiamo noi motociclisti è che sia con le barriere alte sia con quelle basse, le cose per noi non cambiano: i guardrail così concepiti sono e resteranno comunque letali. E pensare che proprio il Movimento 5 Stelle tempo fa aveva presentato attraverso il deputato Michele dell’Orco (e altri 6 colleghi) una risoluzione per impegnare il governo ad affrontare il problema. Una proposta che aveva convinto tutti in Commissione Trasporti della Camera e che prevedeva l’adozione di guard rail di nuova concezione equipaggiati una fascia a livello del terreno in materiale plastico o gomma di colore giallo, in grado di contenere (e non “affettare”) anche motociclisti e moto. Al momento però, la proposta giace ancora in qualche cassetto del Ministero...

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