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SBK 2014, James Toseland: “È più facile andare a 300 km/h che cantare davanti a tutti”

SBK news – Archiviata la carriera in moto nel 2011, a causa di un brutto infortunio al polso destro, James Toseland si è dedicato totalmente all’altra sua passione: la musica. Pochi giorni fa è uscito il suo album Renegade ed ha parlato della sua nuova vita da cantante, della stagione Superbike 2014 e delle condizioni di Sylvain Barrier, di cui è amico oltre che manager
Dalla moto al palco
James Toseland nella sua carriera ha conquistato due mondiale SBK ed è stato costretto al ritiro dalle competizioni nel 2011, a causa di un grave infortunio al polso destro. Il britannico si è dedicato allora all'altra sua grande passione, la musica e proprio in questi giorni è uscito il suo album Renegade, e da sabato 22 marzo ha iniziato anche il tour in Gran Bretagna. Toseland ha raccontato: “Appena ho smesso di correre sapevo che mi sarei concentrato sulla mia musica. È bello vedere il riscontro del pubblico, e non c’è nulla di meglio che poter scrivere la propria musica e avere questo tipo di risposta da chi ti ascolta”. La sua vita si è sempre divisa tra gare e musica, e, parlando dei due mondi ha risposto: “Se perdi la concentrazione in moto fa male, se succede con la musica, non è un gran problema. D’altra parte si tratta di una sensazione molto più intensa, perché tutti ti stanno guardando… È più facile andare a 300 km/h su una moto che stare davanti a tutti suonando o cantando. È una pressione diversa, ma il nervoso prima di una gara o di un concerto è molto simile”. Sulla stagione Superbike 2014 ha le idee chiare: “Credo che la performance di Eugene Laverty con Suzuki sia stata incredibile, arrivare dalle retrovie e vincere così… Avrebbe potuto vincere entrambe le gare se non avesse rotto il motore. L’Aprilia è forte sia con Melandri che con Guintoli e sarà la moto da battere. Sykes in realtà non ha mai apprezzato troppo la pista australiana. Sarà un campionato emozionante, almeno cinque o sei piloti si possono giocare il titolo”. Tra gli altri da quest’anno c’è anche il debuttante Alex Lowes: “È già stato il più rapido di tutti ed è bello avere un giovane talento, dal cognome ben conosciuto… Avrà tanti fans ed è ottimo per il campionato”. Un’altra novità 2014 sono le EVO, di cui Toseland ha commentato: “Bisognava fare qualcosa per abbassare i costi. Quando Sylvain Barrier è sceso in pista non era così distante dalle ufficiali. Nel futuro le case non dovranno spendere troppo per essere competitive”. James, manager di Sylvain, ha inoltre rassicurato sulle condizioni del pilota francese, reduce da un grave incidente automobilistico: “Ho parlato con lui l’ultima volta martedì. Sta trascorrendo molto tempo con la famiglia. Ha riportato lesioni al viso, ha avuto un’operazione alla bocca, ma ora sta bene. È tornato a casa mercoledì scorso”. Nel 2004 James ha vinto il titolo con Ducati, nel 2007 con Honda, due case che stanno cercando di risalire la classifica. Toseland ha commentato la situazione: “Ci sono stati grandi cambiamenti durante questi anni. So che Aprilia, Kawasaki e precedentemente BMW avevano investito parecchio per lo sviluppo delle loro moto. HRC non ha tutto questo interesse in Superbike rispetto a queste case, ma con l’arrivo delle EVO le cose potrebbero cambiare rapidamente. Credo che Ducati abbia problemi con il nuovo motore per la mancanza di cavalli. Quindi direi che per Ducati si tratta di un problema tecnico, mentre per Honda è più un tema di investimenti. Se Honda volesse vincere il Campionato potrebbe senza dubbio”.
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