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SBK 2016, intervista esclusiva a Alex De Angelis: “Podio? Era ora!”

SBK news – Dopo il grave incidente dell'ottobre scorso, e dopo una lunga riabilitazione, Alex De Angelis, pilota del team IodaRacing, è finalmente tornato sul podio in Gara2 al Lausitzring. Rientrato in Italia l'abbiamo intervistato, ecco cosa ci ha raccontato
Classe 1984, con un passato anche in MotoGP, Alex De Angelis da quest'anno corre nel campionato mondiale delle derivate di serie con il team IodaRacing. Il sanmarinese lo scorso anno aveva subito un gravissimo incidente durante le prove libere di MotoGP in Giappone, ed era rimasto in terapia intensiva a causa di una seria contusione polmonare. A distanza di mesi De Angelis si è quasi del tutto ripreso, a febbraio è tornato in pista, in Superbike e la scorsa domenica è arrivato anche il podio. La nostra Serena Zunino l'ha intervistato dopo il week end del Lausitzring, ecco cosa ha raccontato.

Come hai vissuto Gara2?
Appena è iniziato a piovere ho capito che poteva essere una giornata importante per me, nel turno del mattino sul bagnato ero andato molto forte e mi trovavo molto a mio agio con la pista in quelle condizioni. Non è stato un podio solo di velocità in pista, ma anche di tattica. Partendo così indietro ho capito subito che mi sarei dovuto prendere qualche rischio nei primi giri, per rimontare più posizioni possibili e così ho fatto. Sono partito bene, ho recuperato tantissime posizioni nei primi due giri e mi sono limitato a seguire Savadori, anche se in realtà avevo capito subito che lui era un po' in crisi (e infatti poi è scivolato). A quel punto sono rimasto da solo in seconda posizione ed è stata una gara davvero lunga: è interminabile quando sei lì a controllare. Negli ultimi giri mi è stato segnalato che Forés stava rimontando, così sono tornato a spingere facendo il mio miglior giro nel penultimo e sono riuscito nuovamente ad avere quel distacco che mi serviva per arrivare tranquillamente. L'ultimo giro me lo sono potuto gustare a pieno.

Cos'hai pensato negli ultimi istanti?
Era ora! Per il 99% ero felice, dopo un inverno così lungo, l'incidente e una stagione così difficile. Il restante 1% era di rammarico per non essere partito davanti e capire se si poteva fare anche qualcosa in più, ma direi che nessun rimpianto, solo felicità.

Che sapore ha avuto questo podio?
Un po' di riscatto e mi sono tolto un bel peso dalle spalle, io in primis mi mettevo pressione. Ovviamente le aspettative da parte dei media e dei tifosi erano tante, io sapevo benissimo che era difficile in una stagione del genere fare il risultato, quando si è deciso di andare in Superbike all'ultimo, senza fare i test, e dopo un incidente come quello di ottobre.

Che bilancio fai invece di questa stagione in Superbike?
Intanto sono contento del passaggio in Superbike, perché con un team privato in MotoGP sono solo un numero, qui invece puoi pensare di fare risultato. Sono dispiaciuto però di non aver fatto test, essere arrivati per ultimi, senza una casa alle spalle che davvero ci supportasse per poter pensare di fare ancora meglio.
La mia stagione si può valutare in due modi, se guardi al Giappone dove tutti mi davano per spacciato e molti mi hanno chiesto perché non mi ritirassi, ho fatto un campionato strepitoso perché ho terminato molte volte nella top 10 e adesso ho anche ottenuto un podio. Dall'altro lato, invece, è vero che sono in Superbike su una Aprilia e  forse ci si poteva aspettare molto di più. Purtroppo la mancana di test ha inciso molto,  così è difficile da valutare la stagione, ci sono troppe cose da considerare. 

Alex de Angelis come sta? È al 100%?
Non ancora, non sono risolti i problemi al mio braccio destro. Sono contentissimo di non avere più problemi alla schiena, dopo che mi ero rotto cinque vertebre, la spalla va bene dopo la rottura della clavicola e dello sterno. Mi manca solo la forza nel braccio destro e per recuperarla faccio due ore di fisioterapia tutti i giorni più allenamenti in palestra, corsa e bici.

Come vedi la fine della stagione?
Questo podio dà una notevole carica sia a me sia alla squadra. Difficile poterne fare un altro, io ci conto. Il prossimo round è in Francia, a Magny-Cours su una pista che io non conosco, e lì se non piove sarà difficile portare a casa un risultato positivo. Invece Jerez e Doha, oltre a conoscerle molto bene, sono due piste amiche e certo mi piacerebbe finire la stagione in bellezza.

Progetti futuri?
Non so, il contratto è scaduto e sarà quindi tutto da verificare.

Ti piacerebbe restare in Superbike?
Di solito per un pilota che ha già cambiato quest'anno, la cosa migliore è rimanere con lo stesso team, la stessa moto, per non avere altri variabili. Sappiamo invece che Aprilia sarà con il team di Milwaukee quindi comunque sia, se anche dovessi restare in questo team, la moto sarà probabilmente diversa. Vedremo, sarà tutto da decidere. Meno cose riesco a cambiare meglio è, ma è ovvio che qualsiasi progetto dovesse rivelarsi interessante attirerà la mia attenzione.
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