Sarolea torna alle corse con la SP7
Il marchio belga che nel 1952 ha conquistato la prima edizione del Mondiale di Motocross, torna dopo più di 50 anni a gareggiare sulle piste, questa volta d'asfalto, con una moto elettrica in fibra di carbonio gommata Bridgestone. Al prossimo Tourist Trophy potremo ammirare un pezzo di storia che ritorna
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Green Planet
Da 0 a 100 km/h in 2,8”
A più di un mezzo secolo di distanza dalla chiusura dell'attività, la Sarolea ritorna a vivere con un progetto a emissioni zero. In passato a dare gloria alla società belga sono state le biciclette prodotte dal 1892 e le motociclette che nei primi decenni del XIX secolo hanno riscosso successo sulle strade e nelle corse conquistando, tra l'altro, il titolo al primo mondiale di motocross del 1952 con Victor Leloup. Una storia illustre che la nuova dirigenza intende replicare con la SP7, una superbike elettrica progettata per partecipare al TT Zero Challenge in programma all'Isola di Man dal 31 maggio al 6 giugno e al campionato del mondo della Federazione internazionale di motociclismo eRoad Racing. Presentata sul circuito di Mettet, in Belgio, il 26 aprile, la nuova due ruote punta sulla leggerezza (pesa appena 200 kg) conferita dall'impiego della fibra di carbonio per telaio, carrozzeria e forcellone posteriore. Altro “plus” dovrebbe essere il motore elettrico ad alta efficienza capace di erogare 130 kW (circa 180 CV) di potenza e 400 Nm di coppia massima. Collegato alla ruota posteriore tramite catena diretta priva di rapporti, l'unità è pensata per consentire alla SP7 di viaggiare a 250 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,8”. A caratterizzarla sono pure il sistema di frenata rigenerativa e gli pneumatici sviluppati in collaborazione con Bridgestone, produttore che fornirà pure il supporto tecnico durante le competizioni. Si tratta delle gomme slick Battlax V02 con la tecnologia “GP belt” derivata dalla MotoGP e già adottate in alcuni campionati, come su Superbike e Moto3. “Scarpe” collaudate che sono state ottimizzate per la trazione elettrica per assicurare alla SP7 elevata trazione, stabilità in curva e durata sugli asfalti delle piste di tutto il mondo.
A più di un mezzo secolo di distanza dalla chiusura dell'attività, la Sarolea ritorna a vivere con un progetto a emissioni zero. In passato a dare gloria alla società belga sono state le biciclette prodotte dal 1892 e le motociclette che nei primi decenni del XIX secolo hanno riscosso successo sulle strade e nelle corse conquistando, tra l'altro, il titolo al primo mondiale di motocross del 1952 con Victor Leloup. Una storia illustre che la nuova dirigenza intende replicare con la SP7, una superbike elettrica progettata per partecipare al TT Zero Challenge in programma all'Isola di Man dal 31 maggio al 6 giugno e al campionato del mondo della Federazione internazionale di motociclismo eRoad Racing. Presentata sul circuito di Mettet, in Belgio, il 26 aprile, la nuova due ruote punta sulla leggerezza (pesa appena 200 kg) conferita dall'impiego della fibra di carbonio per telaio, carrozzeria e forcellone posteriore. Altro “plus” dovrebbe essere il motore elettrico ad alta efficienza capace di erogare 130 kW (circa 180 CV) di potenza e 400 Nm di coppia massima. Collegato alla ruota posteriore tramite catena diretta priva di rapporti, l'unità è pensata per consentire alla SP7 di viaggiare a 250 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,8”. A caratterizzarla sono pure il sistema di frenata rigenerativa e gli pneumatici sviluppati in collaborazione con Bridgestone, produttore che fornirà pure il supporto tecnico durante le competizioni. Si tratta delle gomme slick Battlax V02 con la tecnologia “GP belt” derivata dalla MotoGP e già adottate in alcuni campionati, come su Superbike e Moto3. “Scarpe” collaudate che sono state ottimizzate per la trazione elettrica per assicurare alla SP7 elevata trazione, stabilità in curva e durata sugli asfalti delle piste di tutto il mondo.
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