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Riforma Codice: tangenziali e autostrade aperte anche ai 125

Tra le novità introdotte dalla riforma del Codice della strada, una in particolare “risolve” l’annosa questione autostrade e scooter. Come in tutti gli altri Paesi dell’Unione, anche in Italia potranno circolare su tangenziali e  autostrade tutti gli scooter di cilindrata 125cm3. Unico “requisito” è che alla guida vi sia un maggiorenne
Riforma Codice
Accanto alle numerose novità già annunciate, il nuovo Codice della Strada - il testo dovrebbe arrivare in Aula entro i primi di maggio - porta con sé una modifica importante e della quale si discute da tempo. Finalmente - l’Italia era l’unico Paese nell’Unione a vietarne la circolazione - anche gli scooter 125cm3 potranno circolare su tangenziali e autostrade. Unico “requisito” è che alla guida vi sia un maggiorenne. D’accordo sull’argomento sia i 5Stelle che la Lega, ancora in contrasto tuttavia per quanto riguarda il limite massimo di velocità - inteso per tutti i veicoli - che, contrariamente da quanto richiesto dal partito di Salvini, dovrebbe rimanere fisso a 130km/h. Ancora nulla di certo, invece, per quanto riguarda l’abbigliamento tecnico protettivo da indossare in moto, con la discussione ancora aperta alle proposte dell’opposizione.
Una modifica al testo precedentemente discusso riguarda invece le multe per l’uso del telefonino alla guida. Saranno comunque salatissime, ma non tanto quanto s’era annunciato: se in un primo momento era prevista la sospensione della patente da due a sei mesi già alla prima infrazione, si è scesi adesso da sette giorni a trenta e da uno a tre mesi nel caso di recidiva. La sanzione pecuniaria prevede invece un minimo di 422 euro fino ad un massimo di 1.697. Sempre in fatto di sanzioni, sia Lega che M5S propongono multe più severe per chi va in giro senza assicurazione, con un possibile raddoppio rispetto alle attuali,  e al divieto per chi abbia stabilito la residenza o la sede dell’impresa in Italia da oltre 60 giorni di circolare con un veicolo immatricolato dall’estero.
Nessuna modifica per quanto riguarda invece la linea d’arresto avanzata per le biciclette e la possibilità, nei centri storici, di circolare contro mano. In questo caso, tuttavia, si lascia libero spazio alle singole amministrazioni comunali, alle quali è concessa la facoltà di decidere caso per caso.
Sul tavolo, infine, anche  restrizioni più severe per la circolazione dei mezzi pesanti - con la revisione che andrà effettuata anche ai rimorchi - e in caso di trasporto eccezionale, con misure volte a evitare il sovraccarico dei veicoli, sia per una questione di sicurezza che per non danneggiare il manto stradale.  
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