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Piaggio brevetta un innovativo sistema di fasatura variabile

Piaggio ha richiesto un brevetto per un sistema di fasatura variabile semplice ed economico da montare su propulsori di piccola cilindrata, vediamo come funziona

I sistemi a fasatura variabile sono molto interessati nel campo della sviluppo dei motori a quattro tempi, perché permettono di aumentarne sensibilmente l’efficienza, cioè ridurre i consumi e aumentare le prestazioni. Diversi costruttori ci si sono buttati e ora è il turno della Piaggio che ha richiesto un brevetto per un propulsore di piccola cilindrata, con un sistema innovativo e compatibile con i costi ridotti richiesti dalla categoria.È applicato a un motore monocilindrico a quattro tempi con distribuzione monoalbero a camme in testa. A prima vista è molto simile al sistema di fasatura variabile usato da Yamaha nei suoi motori VVA (variable Valve Actuation), montati su numerose moto tra le quali YZF-R 125 e MT-125 oltre che sullo scooter Aerox 155. Sia nel motore giapponese che su quello Piaggio vengono usate camme di aspirazione costituite da due lobi affiancati, e a seconda del numero di giri il bilanciere viene fatto lavorare sul profilo necessario in quel momento. Nell’interpretazione Yamaha ci sono due elementi: uno è un bilanciere classico sempre in contatto con la camma dei “bassi regimi”, mentre il secondo è mosso dalla camma per gli alti regimi e viene collegato o scollegato a seconda della necessità tramite un perno sopra la parte principale del bilanciere , con un attuatore che lo inserisce e una molla che all’occorrenza lo richiama.

Cosa cambia nel sistema Piaggio

Nel sistema Piaggio invece gli elementi del bilanciere sono tre. La parte centrale, a forma di Y, è infulcrata sull’albero del bilanciere ed è affiancata da due bracci a loro volta fulcrati sull’albero del bilanciere, uno per il lobo che funziona ai bassi regimi e l’altro per quello degli alti regimi. Il perno di bloccaggio scorre a seconda della necessità per collegare l’uno o l’altro dei lobi della camma al braccio a forma di Y che azione le valvole. Qui è il vantaggio del sistema: la fasatura della valvola, l’alzata e la durata dell’apertura possono essere modificate perché la parte del bilanciere inattiva viene disconnessa completamente lasciando così maggiore libertà, contrariamente al dispositivo Yamaha nel quale si può passare da un lobo all’altro ma il contatto con le valvole viene mantenuto. A giudicare dal disegno che accompagna il brevetto, il sistema dovrebbe essere applicato al motore da scooter di grossa cilindrata, per intenderci quello montato sulla Vespa GTS 300.

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