Dolomiti a pedaggio, l'ipotesi è concreta

Le istituzioni contro i motociclisti

Non è una novità, numerosi Passi Dolomitici potrebbero diventare strade a pedaggio per ridurre traffico e inquinamento (qui il nostro articolo a riguardo), soprattutto nei mesi estivi di massima affluenza turistica. Ultimamente il governatore dell'Alto Adige Luis Durnwalder ha ripreso in mano la faccenda: "stiamo discutendo con Belluno e Trento per trovare soluzioni condivise su questo argomento, e ora abbiamo incaricato l’assessore alla mobilità Widmann di seguire le trattative. Se non si arrivasse a un accordo, siamo anche disponibili a proseguire da soli" minaccia la massima carica, che ha l'obbiettivo di utilizzare i soldi raccolti con i pedaggi per finanziare un servizio di trasporto pubblico gratuito che contribuirebbe a ridurre il traffico e dunque l’inquinamento, mantenendo intatta la mobilità e i flussi turistici sui passi. Noi motociclisti, ovviamente, siamo i primi a subire questa batosta in quanto assidui frequentatori di quelle strade e proprio per questo siamo malvisti dai Verdi locali che hanno attaccayo in maniera diretta i mototuristi: "Serve una nuova tutela dall’inquinamento acustico" affermano Hans Heiss e Riccardo Dello Sbarba: "Oltreconfine hanno già indetto controlli e misurazioni per definire i superamenti dei limiti e questo potrebbe essere prologo di provvedimenti di limitazione al transito dei motocicli sui passi. Con ciò, l’Alto Adige compirebbe un passo importante per la qualità di vita dei suoi abitanti e lancerebbe un segnale di sicuro effetto pubblicitario per un turismo dolce".