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Parte il piano nazionale delle colonnine

L’approvazione del Cipe sull’accordo tra Stato e Regioni per lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica consente di utilizzare 72 milioni di euro per iniziare a creare la rete di colonnine prevista dal Piano Nazionale. A rendere più capillari le “prese” sono pure il Trentino e la Sardegna con la recente adozione di progetti per promuovere l’uso dei veicoli a batterie
Soddisfatti Delrio e Galletti
Inizia a diventare concreto il Piano Nazionale per la ricarica dei veicoli elettrici (Pnire) grazie al parere positivo del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) sull’accordo Stato-Regioni per lo sviluppo della rete di colonnine. Un’approvazione che, di fatto, consente di utilizzare lo stanziamento di 72 milioni di euro previsto per avviare il progetto che ha come obiettivo l’installazione entro il 2020 di 4.500-13.000 punti di ricarica con potenza inferiore o pari a 22 kW e di 2.000-6.000 erogatori con capacità di erogazione superiore. Soddisfatti i ministri Graziano Delrio e Gian Luca Galletti. Per il titolare del ministero dei trasporti, che contribuirà con 28,7 milioni di euro al finanziamento della rete, il via libera del Cipe “porterà a una rete diffusa prevista dal Pnire. Dopo la normativa Dafi per la rete nazionale di carburanti alternativi, la pianificazione nazionale di impianti di ricarica rappresenta la strada concreta per promuovere la mobilità sostenibile e per attenuare l’impatto ambientale dei trasporti”. Per il responsabile dell’Ambiente la decisione del Cipe che convalida l’accordo con le Regioni “rappresenta un segnale importante: questo si inquadra in pieno nella SEN, la Strategia energetica nazionale oggi in consultazione pubblica, che prevede una diversificazione dei combustibili per i trasporti puntando su quelli che favoriscano una mobilità sostenibile. Questa misura inoltre consentirà, assieme alle altre iniziative in campo, una migliore qualità ambientale nei nostri centri urbani”. Tre le altre iniziative citate da Galletti citiamo i collegamenti pubblici la cui realizzazione o completamento è stato convalidato dallo stesso Cipe, quali la linea ferroviaria ad alta velocità Brescia-Verona, il sistema di trasporto rapido Rimini Fiera-Cattolica, la Circumetnea di Catania e la Metrotramvia di Milano Parco Nord-Seregno. A rafforzare la rete di ricarica per i veicoli a batterie saranno pure Trentino e Sardegna che di recente hanno previsto dei provvedimenti a favore della mobilità elettrica. Il Trentino ha adottato il Piano Provinciale per la Mobilità Elettrica (PPME) che potrebbe entrare in vigore a settembre. Il provvedimento si prefigge di estendere l’attuale rete di 65 colonnine a 400 entro la fine del 2018 e a 2.500 “prese” per il 2025. I 21 milioni di euro stanziati servono pure per il potenziamento del bike sharing elettrico, agevolazioni per l’installazione di wall box per la ricarica domestica e incentivi per l’acquisto di bici, scooter e auto elettriche. La Sardegna intende investire 15 milioni di euro nel Programma di integrazione della mobilità elettrica che consentirà di sviluppare la rete di ricarica nelle aree metropolitane di Cagliari e Sassari e nelle città di Olbia, Nuoro e Oristano. Previsti pure la creazione di servizi di infomobilità e azioni per favorire la produzione di energia “verde” per rendere effettivamente a emissione zero gli spostamenti con veicoli a batterie.
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