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Nicola Dutto, paraplegico, al traguardo del Merzouga Rally. Ora la Dakar!

Il pilota cuneese emoziona con una performance senza precedenti: è il primo al mondo a concludere la sei giorni nel deserto marocchino confrontandosi con atleti normodotati. Il suo prossimo obiettivo è la Dakar 2018!
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Un'impresa leggendaria
Se è vero, come sostiene il Direttore Sportivo e cinque volte vincitore della Dakar Marc Coma, che chi termina il Merzouga è pronto per la Dakar, allora Nicola Dutto ha tutte le carte in regola per presentarsi ai nastri di partenza della prossima edizione del rally più avventuroso e difficile al mondo.
L’obiettivo di Nicola, infatti, è proprio la Dakar 2018, e in vista di questo si sta preparando da tempo. L’Afriquia Merzouga Rally appena conclusosi è stato per lui un banco di prova importante, per testare la sua abilità sulle dune e la sua capacità di navigazione, esame che ha superato a pieni voti riuscendo a portare a termine la gara come unico pilota paraplegico a correre con i normodotati. Il rally - tenutosi dal 7 al 12 maggio nella regione di Merzouga con 76 moto che hanno tagliato il traguardo dopo che 19 si sono ritirate - è caratterizzato da condizioni particolarmente impegnative che mettono a dura prova la navigazione e la resistenza dei partecipanti.
Il pilota cuneese è arrivato al traguardo dopo aver affrontato le sei tappe della competizione tra le grandi dune del deserto del Marocco per quasi una settimana di gara con temperature roventi e tempeste di sabbia. Un’impresa storica che Dutto ha così commentato: "È stato un ottimo test per mettere alla prova le mie doti nella navigazione che qui è stata veramente complicata. Bellissimo ed emozionante guidare sulle dune. Il Team è stato fondamentale per la riuscita di questa difficile gara, e Julian e Pablo si sono rivelati insostituibili: la mia encomiabile assistenza".
La passione per la moto ha accompagnato Nicola Dutto da quando aveva ventidue anni fino a oggi: il pilota è un campione di motociclismo che si è distinto dal 2004 al 2009 per due vittorie a livello europeo nella categoria Baja, oltre a due titoli italiani. Nel 2010 ha subito un grave incidente ma, grazie alla sua tenacia, è tornato a gareggiare nel mondo che gli appartiene: nella polvere e nel fango delle corse.
Nel 2012, grazie ad alcune modifiche alla sua moto, è risalito in sella alla KTM e ha potuto correre la Baja Aragon in Spagna - una gara di 500 chilometri da percorrere in due tappe. Nel 2013 è riuscito a gareggiare alla Baja 500 in Messico, 800 chilometri non-stop su un tracciato particolarmente difficile e faticoso. Quel giorno è stato il primo pilota paraplegico a gareggiare nel Mondiale Desert Race. Nel 2015, correndo accanto a piloti normodotati durante il Mondiale Baja, ha conquistato il quarto posto assoluto classificandosi come primo tra gli italiani. Ma la sfida più grande è alle porte: il prossimo gennaio Nicola parteciperà alla Dakar, il rally raid più duro al mondo, e sarà il primo pilota paraplegico a competere nella categoria moto.

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