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MotoGP, Nakamoto: “Stoner non tornerà a correre”

MotoGP news – Anche se Casey Stoner si è ritirato a fine 2012 dalle corse si continua a parlare di un suo possibile ritorno nella MotoGP, peraltro sempre smentito dall'interessato. Anche Shuhei Nakamoto, vicepresidente esecutivo HRC, ha escluso ogni possibilità di un ritorno dell'australiano nel Motomondiale, il prossimo anno potremmo però vederlo ancora impegnato come tester HRC
Casey ancora "chiaccherato"
Da quando nel 2012 Casey Stoner ha annunciato il ritiro dal mondo delle corse, è iniziato il tormentone sul suo possibile ritorno. Molti appassionati ancora non si rassegnano ad accettare questa scelta che invece l'australiano, impegnato part time come collaudatore per HRC, continua a portare avanti senza ripensamenti. Dopo il recente test sulla Honda RC213V 2015 sul circuito di Motegi il vice-presidente HRC Shuhei Nakamoto ha fatto il punto sulla "questione": purtroppo nessuna novità in arrivo, Casey è tuttora convinto delle sue scelte: “Ho chiesto a Casey - ha detto Nakamoto - di fare ulteriori test e anche se voleva tornare a correre. Ha subito detto di no per quanto riguarda il tornare a correre, ma sui test ha risposto con un sorriso, che potrebbe significare un “forse”. Ci piacerebbe, perché ci è piaciuto molto nell’ultima prova. Sono rimasto sorpreso nel vedere che dopo un anno senza andare in moto, era già veloce e si è divertito in sella. Forse posso convincerlo a provare di nuovo”. A inizio 2014, infatti, l'ex iridato aveva escluso ogni possibilità di tornare a fare il tester per Honda, ma a novembre non ha potuto resistere al richiamo della pista e ha accettato di partecipare a una due giorni di test in Giappone. Se non è da escludere il suo ruolo da collaudatore, certamente Casey non tornerà a fare il pilota a tempo pieno. Nakamoto infatti ha aggiunto: “Gli ho chiesto di tornare a tempo pieno, perché non ha senso fare delle wild card, ma non accadrà. In molti si aspettano che Casey torni, ma non mi sembra sia nei suoi piani e non vi è alcun motivo di discuterne ulteriormente”. I tifosi devono dunque rassegnarsi?
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