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MotoGP ad Austin: che confusione!

Il GP sulla pista di Austin comincia male: tra nubi tossiche, incendi e allagamenti i guai sono stati parecchi, problemi anche per Valentino Rossi che arriva in ritardo e salta la conferenza stampa

Nube tossica, box allagati e Valentino in ritardo

Il giovedì del GP del Texas è stato più movimentato del previsto: una nube tossica - dovuta all'esplosione di una fabbrica di fertilizzanti a 200km dal circuito - minaccia lo svolgimento della gara MotoGP, nella notte una batteria al litio è esplosa nel box del team Tech 3 facendo scattare l'impianto antincendio e allagando quattro box, mentre Valentino Rossi, ha perso l'aereo e non si è presentato alla conferenza stampa del giovedì pomeriggio. Al suo posto dietro il tavolo della sala stampa il managing director Lin Jarvis. Il problema più grave è ovviamente quello della nube tossica, si tratta di una nube di ammoniaca anidra, una sostanza molto usata nelle industrie chimiche e altamente pericolosa se inalata. Per ora non sembra minacciare la città di Austin ma rimane l'allerta. L'incendio e il successivo allagamento ha colpito il team Yamaha Racing, che si è trovato con mezzo box allagato e le moto "sott'acqua". Lin Jarvis ha commentato "La prima impressione è stata abbastanza brutta, ma per fortuna la situazione non è così tragica come pensavamo. Dobbiamo smontare le moto ed asciugarle, pulirle, e rimetterle insieme. Poteva essere andata peggio. La cosa più importante è che nessuno sia rimasto ferito". Valentino Rossi, invece, è stato trattenuto per controlli all'aeroporto di Chicago per ben due ore, di conseguenza ha perso il volo e ne ha dovuto prendere uno per Houston, facendo 350 km in taxi per raggiungere la pista texana quando ormai la conferenza era terminata:  "Ho fatto 350 chilometri in taxi, da Houston. E' stato un arrivo difficile perché mi hanno tenuto due ore per controlli e ho perso il volo, ma adesso ci siamo. Per come è andato il Qatar, è arrivata una bella iniezione di fiducia. Quindi non voglio partire già con l'idea di essere sconfitto e nemmeno con l'atteggiamento mentale di chi è già sicuro di fare una gara in difesa".
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