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MotoGP 2015, a Valencia bocche cucite e alta tensione: qui hanno sbagliato tutti

A Valencia c'è ancora in gioco il titolo piloti, ma l'atmosfera che si respira nel paddock è surreale. Facce tese, bocche cucite e nessuno disposto ad esporsi direttamente. Chiaccherando informalmente però sono tutti d'accordo: quei tre, Marquez, Lorenzo e Rossi, hanno sbagliato tutto. E intanto gli sponsor minacciano una "grande fuga"
A Valencia tanta tensione
L'atmosfera che si respira qui è strana, quasi da "day after": le persone che normalmente incontriamo nel paddock sono preoccupate, nessuna voglia di sorridere o di fare festa come negli anni scorsi, quando a Valencia si chiudeva alla grande la stagione. A due settimane dallo scontro tra Rossi e Marquez la tensione c'è ancora tutta e le conferenze di ieri dei quattro protagonisti non sono servite a distendere l'ambiente, anche se Rossi, Lorenzo, Marquez e Pedrosa, d'accordo con gli ordini di scuderia di Dorna, dicono di voler guardare avanti, tutti pensano ancora a Sepang.

Il paddock si divide in chi sta con Rossi e chi con Marquez, anche se poi tutti alla fine concordano su una sola conclusione: qui hanno sbagliato tutti. Marc Marquez ha voluto provocare Valentino Rossi e il Dottore, nonostante la sua esperienza, ha "abboccato" pur avendo in ballo il titolo. “Gli si è chiusa la vena”, dicono, e buttando fuori Marc è passato dalla parte del torto. Eppure, per tanti, quello che ha sbagliato di più è stato Jorge Lorenzo, che non ha avuto alcun ruolo nel contatto di Sepang e avrebbe potuto, intelligentemente, restarne fuori, avrebbe dovuto ascoltare il consiglio di Lin Jarvis che, prima della conferenza di Sepang, lo aveva ammonito: “Non fare dichiarazioni su Rossi” e invece si è scatenato, facendo così sospettare che sotto ci fosse qualcosa di più e i giornali ci sono andati "a nozze".

Il maiorchino è riuscito anche a peggiorare la situazione: incomprensibile il suo tentativo di inserirsi come "parte interessata" nell'arbitrato promosso da Rossi (con Yamaha informata e d'accordo...) per tentare di ridurre la penalizzazione. Lorenzo ha fatto questa mossa senza avvisare il suo team, risultato: in Yamaha l'aria è ora "irrespirabile", tanto che si parla di cambiamenti per il 2016, anche se ieri Lorenzo, dopo aver pubblicato un video distensivo, che invita i tifosi a godersi la gara, ha promesso amore eterno alla casa i Iwata, forse però è fuori tempo massimo...
Gli sponsor poi sono "agitati" e se non ci sono soldi il circus si inceppa, forse questa è la più grande preoccupazione del boss Ezpeleta che ieri ha catechizzato in una riunione a porte chiuse tutti i piloti. La grande fuga però potrebbe essere iniziata: Sector ha mollato in tronco Jorge Lorenzo e la MotoGP, spiegando di non identificarsi “con gli accadimenti verificatisi nelle ultime settimane nell'ambito del Campionato Mondiale MotoGP”. Anche due big fanno la voce grossa: Repsol, sponsor principale di Honda, ha minacciato di lasciare la MotoGP e Movistar, sponsor di Yamaha, ha cancellato la grande festa in programma giovedì prossimo per festeggiare la fine del campionato ed è arrivata a mettere in dubbio la sua presenza per il prossimo anno. Domenica si disputerà l'ultima gara di campionato e Lorenzo probabilmente vincerà il suo terzo titolo, ma sembra che il risultato sportivo sia ormai un dato che non interessa, la MotoGP rischia di soffocare nei veleni e nelle carte bollate? 
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