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MotoGP 2015 Michelin: “Manca equilibrio tra anteriore e posteriore”

MotoGP news – A Sepang i piloti hanno potuto provare per una giornata le gomme Michelin che utilizzeranno nella stagione 2016. Ci sono state difficoltà con la gomma anteriore: Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso sono finiti a terra in malo modo alla curva 3. Per il produttore francese c'è un problema di equilibrio tra anteriore e posteriore, ma anche di messa a punto della ciclistica delle moto
Michelin focalizzata sull'anteriore
A Sepang, dopo la tre giorni di test ufficiali MotoGP, per la prima volta alcuni piloti hanno provato le gomme Michelin che saranno usate nella top class nel 2016. Durante la giornata di test ci sono state diverse cadute, soprattutto alla curva 3: Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso sono stati autori di due brutti high side. Oltre ai top rider, anche Jack Miller e Aleix Espargaro si sono ritrovati a terra. Il responsabile racing di Michelin, Nicolas Goubert, ha spiegato così i problemi: “Quello che ci manca adesso è un equilibrio tra la ruota anteriore e posteriore. Fondamentalmente i due incidenti alla curva 3 sono accaduti perché i piloti hanno aperto il gas probabilmente un po' presto. Forse volevano prendere il massimo del grip al posteriore, ma allo stesso tempo la gomma anteriore non poteva far fronte a questo genere di richiesta. Altri piloti, che non sono caduti, hanno spiegato che non potevano usare tutto il potenziale della copertura posteriore in uscita di curva, perché l'anteriore non era ancora al giusto livello”. Goubert ha inoltre aggiunto che questo sbilanciamento forse si poteva risolvere con il cambio di set up delle moto, ma questo non si poteva attuare perché l'obiettivo principale era quello di confrontare direttamente le diverse opzioni di pneumatici. Nicolas ha poi ribadito: “Secondo me questo non è solo un problema di gomme, bisognava lavorare anche sul setting della moto ma durante quella giornata non c'era tempo". A Sepang Michelin ha portato due diversi pneumatici anteriori e tre posteriori, i pneumatici comunque hanno dimostrato di saper resistere alle sollecitazioni: Marc Marquez ha portato a termine una simulazione di gara senza particolari problemi. I tempi non sono stati resi noti, ma si sa che nessuno è sceso sotto il muro dei due minuti.
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