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MotoGP 2014, Honda è contraria alla centralina unica

Notizie Honda MotoGP – Honda tramite il vice presidente HRC Nakamoto torna ha manifestare la sua contrarietà riguardo alle novità che Dorna vorrebbe introdurre per limitare i costi di sviluppo delle moto. Se in futuro non potrà continuare a sviluppare da sé l'elettronica della sua RCV, minaccia la casa giapponese, direbbe addio al mondiale MotoGP
Honda vs Dorna
Shuhei Nakamoto, vicepresidente di HRC, ha ribadito ancora una vlta la totale opposizione di Honda alla centralina elettronica unica obbligatoria in MotoGP. GIà da questa stagione tutti devono utilizzare la centralina Magneti Marelli ma le moto Factory possono sviluppare un proprio software, mentre le Open usano lo stesso software fornito da Magneti Marelli. L'attuale regola resterà in vigore almeno fino al 2016 e Dorna ha più volte fatto sapere di voler estendere il sofware unico a tutti i partecipanti, moto factory comprese. Honda, campione del mondo con Marc Marquez, ha ripetutamente minacciato di abbandonare l'attività sportiva se le verrà impedito lo sviluppo del proprio software. Nakamoto, vice presidente HRC, parlando a Sepang durante i primi test della stagione 2014 ha commentato: “Questa è un'idea di Carmelo -Ezpeleta ndr -, la posizione Honda è chiara: noi siamo qui per sviluppare la moto, se non possiamo farlo non ha senso continuare a correre. Questa è l'opinione della Honda, non mia. Se le regole dicono – non potete sviluppare il software, è bloccato – Honda smetterà immediatamente di correre”. Per ridurre i costi e limitare le performance, la MotoGP ha già introdotto limiti pesanti come il numero massimo di motori a stagione (cinque) e Nakamoto ha ripetuto che accettare tali cambiamenti è molto diverso dal mettere al bando lo sviluppo del software, poiché Honda lo ritiene prezioso per poi travasare l'esperienza sulle moto da strada. La battaglia è all'inizio, ne prossimi mesi i tono sono destinati ad alzarsi ancora.
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