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Moto3: Pablo Nieto, team manager Sky Racing Team VR46: “Mentalità simile a quella di Valentino Rossi”

Moto3 – Per il secondo anno lo Sky Racing Team VR46 disputerà la stagione di Moto3 e ci sono stati molti cambiamenti all'interno del gruppo di lavoro. Pablo Nieto, figlio del grande Angel, è il nuovo team manager che avrà il compito di accompagnare alla vittoria Romano Fenati e di insegnare ad Andrea Migno tutti i segreti del mestiere
Uno spagnolo alla corte di Valentino
La stagione 2015 è molto importante per lo Sky Racing Team VR46 che punta al titolo di Moto3 con Romano Fenati. Per questa impresa è stato scelto come team manager Pablo Nieto, figlio della leggenda Angel, vincitore di 13 titoli mondiali (o meglio, "12+1" come ama ripetere lo scaramantico pilota spagnolo). Oltre a Fenati, sull'altra KTM ci sarà Andrea Migno, promettente pilota della VR46 Academy, che potrebbe regalarci diverse sorprese. Durante la presentazione del team abbiamo potuto intervistare lo spagnolo, ecco cosa ci ha raccontato.

Come sei arrivato al team di Valentino?
Siamo amici da molto tempo con Vale e l'anno scorso, durante una cena con Cesare Cremonini, proprio lui disse: “Perché non lavorate insieme?” Da lì è nato un po' tutto. Con Valentino abbiamo la mentalità molto simile, e credo che alla fine questo sia stato il vero motivo per cui mi abbia scelto.

Come vedi Romano Fenati e Andrea Migno?
Sono due grandissime persone. Romano ha un cuore enorme, è un gran pilota e ha tanto talento. È come una spugna, impara molto e tutto quello che diciamo lo assorbe. Migno è Migno e ha anche lui molto talento per andare in moto. È il suo primo anno nel Motomondiale, non dev'essere nervoso e deve solo pensare a divertirsi tranquillamente. Sono due piloti privilegiati per essere in questo team, hanno questa fortuna, ci sono sia Valentino Rossi che Sky dietro. È una cosa che difficilmente gli può succedere di nuovo e devono passarsela bene.

Quali sono gli obiettivi del team?
L'obiettivo principale è che Romano sia più costante, evitando gli alti e bassi della scorsa stagione, visto che potrebbe essere un candidato al titolo. Con Migno, invece, vogliamo che impari bene tutto e che si diverta, su di lui non c'è nessuna pressione. Credo che per avere risultati bisogna essere circondati dalle persone giuste ed è quello che stiamo provando a creare adesso, come se fossimo una grande famiglia. La mia fortuna è che mi sono ritirato da poco dalle corse, da cinque anni, e questo aiuta molto anche loro. Ho molta esperienza con le moto di piccola cilindrata, ho sempre corso con queste moto e tutto quello che posso fare per aiutarli, lo farò.

A che livello sono le KTM?
Le moto non sono ancora al 100% e spero che potranno esserlo per la prima gara in Qatar. Rimane ancora molto lavoro da fare e spero che potremo arrivare il più preparati possibile al primo appuntamento. La KTM è completamente nuova, anche se sembra uguale a quella dello scorso anno, ci sono telaio e motore nuovi e abbiamo bisogno di più tempo per trovare la messa a punto ideale.
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