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Moto2, Simone Corsi: “Il braccio mi fa più male nella vita quotidiana che in moto”

Moto2 news – Simone Corsi, pilota del team Forward Racing, è stato il miglior italiano nella categoria di mezzo del 2014, anche se un brutto infortunio lo ha fermato ad agosto. Lo abbiamo intervistato poco prima dell'inizio del campionato e il romano ci ha raccontato che vuole rifarsi in questa stagione, per poi tentare il salto in MotoGP
L'infortunio, un brutto ricordo
La stagione passata per Simone Corsi era iniziata nel migliore dei modi, con due podi e un quarto posto, fino a quando a Silverstone un brutto incidente, causato dal tedesco Jonas Folger, lo ha fermato per il resto del Campionato. Il romano ha avuto una frattura esposta-scomposta dell’ulna distale sinistra, con anche la lesione di alcuni tendini, e la riabilitazione lo ha tenuto fermo fino a dicembre 2014. Ai primi di gennaio è potuto tornare in sella e in questa stagione se la vedrà con il campione in carica Tito Rabat e Johann Zarco, prima di passare alla alla top class. Lo abbiamo intervistato poco prima dell'inizio della stagione 2015, ecco cosa ci ha raccontato.

Cos'hai fatto in questi lunghi cinque mesi?
Soprattutto terapia, ho pensato a riprendermi il prima possibile. Ho cominciato a riacquistare i movimenti della mano e poi pian piano a fare dei carichi. A dicembre ho fatto l'ultimo intervento togliendo una vite dal braccio, e poi sono tornato subito in sella.

Ora il braccio è al 100%?
Non lo so sinceramente, però lo sento bene. Non ho più avuto problemi, ma continuo a fare terapia perché nella vita di tutti i giorni sento le due braccia diverse. Alla fine mi sento a posto quando sono in moto e non nella quotidianità (ride). I dottori dicono che quando ci sono questi traumi da tendini passa un annetto per recuperare al massimo e siamo ancora a 4/5 mesi. In moto però lo sento bene e l'importante è quello.

Come sono andati i test di Valencia?
All'inizio, nei primi giri, ho trovato qualche difficoltà perché dopo tanti mesi che mi sono allenato con moto diverse dovevo ritrovare il giusto feeling. Ero abituato ad una velocità di 160 km/h e mi mancava l'occhio per la staccata. Dopo i primi giri poi sono andato bene ed è tornata alla normalità.


Quali sono gli obiettivi per la stagione 2015?
Sempre gli stessi: quest'anno abbiamo una moto migliore e stare nei primi tre o nei primi cinque credo sia il nostro obiettivo, sia mio che del team.

Quali sono i tuoi rivali?
Dai primi test di Valencia credo che Tito Rabat (campione del mondo in carica, ndr) andrà sempre forte, il numero uno. Johann Zarco l'ho visto molto in forma, e anche lui gira molto proprio come Rabat. In più quest'anno in griglia di partenza ci saranno 26 Kalex, la moto più competitiva. Credo sarà abbastanza equilibrata.

La MotoGP è lontana o vicina?
Se faccio bene credo sarà vicina. Questo è il terzo anno che sono con il team Forward e mi trovo bene. C'era stata già una possibilità di andare quest'anno nella top class, poi a causa dell'infortunio abbiamo preferito restare in Moto2, poi vediamo...
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