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Moto2, Giovanni Cuzari: “La VR46 Riders Academy è un progetto vincente”

Lo scorso fine settimana Lorenzo Baldassarri ha vinto il Gran Premio di Misano, qualche giorno prima avevamo intervistato il patron del suo team, Giovanni Cuzari, che ci aveva parlato della stagione in Moto2 con Lorenzo e Luca Marini, di Valentino Rossi e del grande lavoro della VR46 Riders Academy
Quest'anno il Forward Racing Team schiera due piloti italiani nella Moto2, Lorenzo Baldassarri e Luca Marini (fratello di Valentino Rossi), entrambi provenienti dalla VR46 Riders Academy. Il patron, Giovanni Cuzari, è entusiasta della collaborazione con Valentino Rossi e Uccio, ideatori di un grande progetto che darà una mano importante ai giovani talenti italiani. Lo svizzero domenica scorsa ha festeggiato la prima vittoria, con "Balda", e qualche giorno prima la nostra inviata Serena Zunino aveva fatto quattro chiacchiere con lui nel paddock di Misano. Ecco cosa ci ha racontato

Che bilancio fa di questa stagione?
Non può che essere positivo: siamo partiti con una serie di difficoltà che ci trascinavamo dall'anno scorso e ne stiamo uscendo, secondo me, a testa alta. Abbiamo una squadra fatta di persone fantastiche, che hanno fatto anche sacrifici personali, tanto credono in questo progetto. Sportivamente parlando sono felicissimo, perché se non fossimo partiti male con l'infortunio di Balda alle spalle, in Qatar, secondo me oggi staremmo parlando di altre cose. Balda ha confermato di essere un grande campione e sarà pronto a lottare per il mondiale la prossima stagione. Di Luca sono contento e orgoglioso, non è stata una scelta semplicissima. Molti pensavano stessi facendo quella scelta perché Luca è il fratello di Valentino Rossi, invece avevo iniziato a seguirlo lo scorso anno nel CEV con Pons. Ho visto le sportellate che si dava con il suo compagno di squadra, ho visto la determinazione e ho da subito pensato che fosse il debuttante giusto per la nostra squadra. L'abbiamo messo nella condizione tecnica e psicologica ideale e sta dimostrando quello che è. Avremmo firmato per vederlo tra la ventesima e la trentaduesima posizione, pronti via in Qatar decimo, poi si è affacciato spesso alla top 15. Sono felicissimo di avere in Balda una certezza e in Luca il futuro.

Quali sono i pregi e i difetti dei due piloti?
Luca all'inizio rideva davvero poco. Lo chiamavamo “Marinovich”, sempre concentrato all'interno del suo igloo. Per quanto riguarda Balda con lui è stato amore a prima vista, quando ci siamo conosciuti in Malesia. Lui e i suoi familiari sono tre persone meravigliose. Ho visto negli occhi di Lorenzo la determinazione, un ragazzo pronto a mettersi in gioco fino all'inverosimile pur di dimostrare il suo talento. Aveva solo bisogno di esser messo nella condizione tecnico-sportiva corretta, cosa che dico di tutti i piloti. Io rispetto anche chi arriva ultimo, ci vuole coraggio e determinazione. Anche l'ultimo è un campione. Il difetto del Balda sono le spalle, ma le correggeremo quest'inverno! Alla fine questi sono ragazzi giovani, con tanta voglia di fare. Ho la fortuna di avere due piloti puliti, educati, e tutto questo dipende dalle loro famiglie. Un grande lavoro a casa lo fa anche la VR46 Riders Academy, un progetto vincente. Posso solo essere orgoglioso di godere della loro fiducia.

Com è la collaborazione con loro?
Sono stato baciato dalla fortuna. È stato proprio Uccio a spingermi a fare questa cosa. All'epoca c'erano persone con me che non era convinte di questo. Io invece, che mi occupo di marketing, penso che ognuno debba fare il proprio mestiere. Uccio ha l'esperienza per poter dire chi è capace e chi no, ho pensato di fidarmi di lui. All'epoca mi disse: “Vedrai che non te ne pentirai” e posso solo dire grazie a lui e anche a Valentino Rossi che ha dato prova di grande fiducia, nel darmi questa responsabilità. I ragazzi che portano loro non devono vendere le case per correre, e questo per me è motivo di serietà, perché così possono dedicarsi completamente al motociclismo, senza preoccupazioni.

In che rapporti siete con Valentino Rossi?
Mi verrebbe da dire che è il nostro capo, avendo due ragazzi della VR46. Abbiamo un rapporto di grande rispetto e stima reciproca. Lo conosco da tantissimi anni, dal 1998. Lo conoscete tutti, non ha più nulla da dimostrare se non quello che fa ogni week end.

Vorrebbe rientrare in MotoGP?
E chi non vorrebbe! Avrei il desiderio e la necessità. Noi siamo un'agenzia di comunicazione che ha comprato questo strumento, é ovvio che avendo assaggiato la MotoGP e tutti i benefici che se ne possono trarre, essere "solo" in Moto2, è una limitazione. Spero che qualcuno si renda conto che questo non è giusto per la mia squadra e noi siamo stati estromessi ingiustamente. Nel 2018 Ezpeleta proporrà la 24esima moto, io lavorerò in maniera dura e seria affinché quella moto possa essere assegnata a Forward.

Quindi è questo il suo prossimo obiettivo?
Sì, è questo. Vorrei poter offrire ai miei piloti, che in questo caso sono anche i piloti dell'Academy, l'opportunità di avere una squadra seria anche in MotoGP. Mi piace ricordare che quando noi abbiamo fatto la MotoGP l'abbiamo fatta a livelli importanti vincendo anche il Campionato che ho definito “the best of the rest”, quello dei privati. Se poi lo potessi fare con l'aiuto della VR sarebbe la ciliegina sulla torta, ma loro possono fare tranquillamente anche senza di noi. Proverò a portare avanti questo progetto che spero mi porti a questo grande risultato.

Chi è il pilota con cui ha lavorato meglio e quello più indisciplinato?
Quello più indisciplinato è stato Claudio Corti, imbarazzante. Siamo stati abituati a piloti rigorosi nel mangiare e nel bere, Claudio qualche assaggio di birra se lo faceva. Quando la coppia era Corti-Edwards era una meraviglia! (ride) Un pilota molto serio e professionale è Alex De Angelis, così come Aleix Espargaro.

Tra gli altri piloti avete lavorato con Colin Edwards...
Lui è un mito, un personaggio. Ci ha aiutato tantissimo perché quando iniziammo a lavorare scendeva da una Yamaha ufficiale per salire su una CRT motore BMW e telaio FTR, quindi veramente ha carpito in pieno il nostro motto “Only the brave”, “Solo gli audaci”. Ha dimostrato di essere un signore, un uomo di altri tempi. Con lui siamo ancora in contatto.

Pronostico MotoGP?
Dal cuore Rossi, Marquez, Lorenzo. Dalla testa Marquez, Rossi, Lorenzo.
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