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Moto 3 2014, Guareschi Sky Racing Team: “Siamo tra i protagonisti”

Moto 3 news – L’avventura dello Sky Racing Team by VR46 è iniziata sul circuito del Qatar. Il debutto del team voluto non è stato come ci si aspettava, a causa di alcuni problemi in qualifica. Ecco l’analisi del Gran Premio fatta dal team manager Vittoriano Guareschi, che ha parlato anche del team e del ruolo di Valentino Rossi
Vitto da team manager a tutto fare
Il week end in Qatar per lo Sky Racing Team era iniziato davvero bene con Romano Fenati costantemente davanti a tutti nelle prove libere. L’ascolano aveva siglato il miglior tempo nelle tre sessioni, mentrein qualifica le cose hanno iniziato a complicarsi. Vittoriano Guareschi, team manager, ha analizzato a mente fredda quallo che è accaduto: “Purtroppo ha avuto un grosso problema di chattering che non aveva mai avuto, abbiamo cercato subito di risalire al problema: era scoppiato l’ammortizzatore e non funzionava più come prima. Romano non riusciva a guidare, è stato anzi un miracolo che sia riuscito a fare quel tempo in qualifica con la moto in quelle condizioni. Solo una volta rientrato ai box abbiamo capito che cos’era successo. Poi l’abbiamo messo a posto durante il warm up, ma in gara la moto non è più tornata quella di prima”. Francesco “Pecco” Bagnaia e Romano Fenati hanno concluso la gara rispettivamente in decima e dodicesima posizione ma hanno avuto prestazioni differenti: “Romano aveva in testa di poter lottare per il podio; è partito subito molto forte anche se la moto non gli permetteva di tenere un bel ritmo perché per risolvere il problema delle qualifiche, siamo andati a distruggere il pneumatico: negli ultimi giri è rimasto senza gomma, e quindi costretto a retrocedere. Al terzo passaggio in gara ha fatto il giro più veloce, ma è stato tutto dovuto al suo talento perché la moto non gli permetteva fino in fondo di andare con quel passo. Mentre Pecco è partito con un po’ di apprensione. L’anno scorso ha fatto un sacco di gare difficili e quest’anno aveva bisogno di trovare maggior concretezza. Durante la gara si è accorto di essere nella posizione ideale per poter combattere; ci ha creduto, c’è stato un momento che è stato anche molto vicino al gruppo di testa. Ha continuato a girare su un buon passo e negli ultimi giri si sono un po’ ostacolati tra loro. Tutto sommato siamo molto contenti della sua corsa: ha chiuso a soli 8 secondi dal primo e ha conquistato i suoi primi punti iridati. Come inizio, è stato molto buono!” Dopo questa prima gara, Vittoriano ha ribadito quali sono gli obiettivi stagionali: “Vogliamo riuscire ad andare a podio il più possibile per costruire quella solidità necessaria per provare a vincere il Campionato dell’anno prossimo. In questo primo anno sappiamo di dover pagare un po’ l’inesperienza nella categoria. Ma abbiamo sempre e comunque la consapevolezza (sia dai test invernali, sia da questa prima gara) di essere lì presenti tra i protagonisti”. Il prossimo appuntamento sarà in Texas: “Mi aspetto di fare un weekend a grandi livelli. Non so come ci piazzeremo, ma mi aspetto di lottare sempre per le posizioni che contano. Possibilmente senza problemi questa volta però, visto che abbiamo già dato (ride)”. Mentre riguardo alle differenze dall'esperienza in Ducati: “C’e tantissima differenza. In una grande struttura ognuno si occupa di determinate cose nello specifico, qui invece il mio lavoro spazia nel... fare tutto! Questa è davvero una grande avventura: fino alla fine di ottobre non avevamo nulla, neanche un giravite! Si è trattato di un lavoro grande e importante quello fatto durante l’inverno, è un’esperienza a 360 gradi”. Le diversità ci sono anche considerando i piloti con cui si ha a che fare: “Romano e Pecco devono ancora costruire la propria maturità; in Ducati ho sempre avuto a che fare con top rider che sapevano già benissimo cosa dovevano fare. Il mio adesso è un ruolo quasi "da genitore"”. Il team è nato grazie alla collaborazione tra Sky e il nove volte del mondo Valentino Rossi, suo amico. Parlando del pesarese ha dichiarato: “Valentino lascia tanto spazio al lavoro nel dettaglio, lui però è costantemente curioso, vuol sapere cosa succede, come vanno le cose: è sempre stato così di natura. Ci tiene tantissimo”.
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