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Moto 2 CEV 2014, il figlio di Barry Sheene è in pista

CEV news – Domenica 6 aprile, alla prima prova del Campionato Spagnolo di Velocità, è apparso un ragazzo con un cognome importante: Sheene. Freddie è il figlio di Barry, pilota inglese degli anni 70 e due volte campione del mondo di 500, lui ha ammesso: “Corro solo per divertirmi”
Freddie Sheene corre per divertimento
Circa due settimane fa è iniziata la nuova stagione del CEV (campionato spagnolo velocità), nella categoria Moto 2 è sceso in pista un ragazzo con un cognome pesante: Freddie Sheene il figlio del grande Barry Sheene, bicampione del mondo in 500. Freddie ha dimostrato di avere almeno un po' della classe del padre, ma sembra che la sua partecipazione al campionato spagnolo, sia nata un po’ per caso. L’erede Sheene ha raccontato: “Stavo iniziando a correre su alcune piste in Inghilterra e ho incontrato Mark, il proprietario del team. Mi ha dato l’opportunità di correre qui, dove aveva corso anche lui e il clima è ottimo!” L’inglese ha ammesso di essere alle prime armi nelle corse: “Ho corso la mia prima gara l’anno scorso a Donington, e ne ho fatte un altro paio per conseguire la licenza. Sono qui adesso per correre il FIM CEV Repsol con i ragazzi della Moto2”. Per ora non si è posto grandi obiettivi, infatti ha spiegato: “Compio 26 anni quest’anno e non ho pianificato di arrivare ad alti livelli. Prendo quel che viene e semplicemente penso a divertirmi. È quello che ho sempre fatto: divertirmi andando in moto”. Freddie ha spiegato come è iniziata questa sua passione per le corse: “Quando ero più giovane, non ero preso con le moto e mio padre non mi ha mai forzato ad iniziare. Per andare a scuola prendevo la moto, sono cresciuto così. Più tardi, a circa 20 anni, mi sono trasferito in Inghilterra (risiedeva in Nuova Zelanda). Molti dei miei amici erano nelle corse e ho iniziato a guardarli. Poi l’anno scorso ho iniziato a correre anch’io e mi è piaciuto veramente”. Suo padre era uno dei piloti più famosi a cavallo degli anni 70 e 80, per Freddie potrebbe essere problematico correre nell'ombra del padre, ma non è così: “Non direi che è difficile! Hai sempre gli occhi puntati addosso, ma non sento alcuna pressione perché lo sto facendo per me stesso e l’unica ragione che ho è divertirmi. Qualcuno può vedermi dall’esterno e pensa che lo stia facendo per diventare il futuro ‘Barry Sheene’, ma non è così. Sono realista e so dove posso arrivare, al momento corro solo per divertirmi e più avanti ne riparleremo...”
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