Morte Dupasquier, la dinamica della caduta

Jason Dupasquier non ce l’ha fatta, è morto stamattina all’ospedale Careggi di Firenze dove era ricoverato da ieri per la terribile carambola avvenuta al Mugello durante le qualifiche della classe Moto 3. Dupasquer era caduto alla curva Arrabbiata 2, impattando violentemente sull’asfalto ed era stato investito dai piloti Alcoba e Sasaki che sopraggiungevano e non avevano potuto fare nulla per evitarlo.  Alcoba aveva spiegato: "Andavo a tutto gas, ho visto che Jason ha frenato di colpo e ho provato ad andare a destra per evitarlo. Non ci sono riuscito, penso di averlo colpito all'altezza delle gambe".
Dupasquier è rimasto lungamente a terra e Giancarlo Di Filippom ufficiale medico della FMI aveva spiegato: "L’incidente è stato molto grave, l’équipe medica ha lavorato per stabilizzare Jason Dupasquier prima del trasporto in elicottero a Firenze in ospedale. Le ferite sono gravi”.
Gli esami a cui era stato sottoposto il 19enne avevano poi evidenziato un gravissimo trauma cranico e uno toracico-addominale, che poi sono risultati fatali al giovane pilota.



Chi era Dupasquier
Jason Dupasquier era figlio d’arte, suo padre infatti era stato un pilota di motocross. Jason  aveva debuttato nei campionati Supermoto ed era arrivato al mondiale Moto 3 nel 2020, dopo la classica gavetta nella serie minori Rookies Cup e Cev spagnolo. Avrebbe compiuto 19 anni a settembre, era nato a Bulle, piccola città nel cantone di Friburgo, e dopo una stagione di apprendistato, il 2021 era iniziato positivamente con piazzamenti a punti e con miglior risultato il settimo posto ottenuto a Jerez, in Spagna. Dallo scorso inverno si era trasferito proprio in Spagna per prepararsi al meglio (in Svizzera non esistono piste su cui allenarsi).