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Milano, il bike sharing prende la “scossa”

Partita la sperimentazione per potenziare il servizio di condivisione con 1.000 biciclette a pedalata assistita e autonomia “garantita” di 50 km, che consentiranno di raggiungere l'area Expo senza fatica
Previsto il raddoppio degli abbonati
Annunciato a fine 2013, il progetto di potenziare il BikeMi, il servizio di bike sharing di Milano, con dei modelli a pedalata assistita si concretizza con il protocollo d'intesa firmato tra il Ministro Gian Luca Galletti e il Sindaco Giuliano Pisapia a luglio. Un accordo che sancisce il finanziamento di 4 milioni di euro da parte del Ministero dell'Ambiente per l'incremento delle biciclette condivise meneghine in vista dell'Expo 2015. Un rafforzamento che porta il capoluogo lombardo ad essere la prima città con sistema di sharing integrato, ossia composto da bici tradizionali e a pedalata assistita. Queste ultime saranno 1.000 e verranno poste in 80 nuove stazioni, ognuna con una media di 30 stalli, andando a completare un'offerta che prevede già 3.500 cicli e 200 aree di sosta, l'ultima inaugurata il 29 luglio in via Pacini vicino al Politecnico di Milano. L'iniziativa, denominata “BikeMi 3 – Electricity” ha l'intento di incrementare i prelievi del servizio, che nel 2013 è stato utilizzato quasi 2 milioni di volte, e raddoppiare gli abbonati portandoli dagli attuali 27.000 a oltre la soglia dei 50.000. L'idea è, soprattutto, quella di estendere il raggio d'azione consentendo di raggiungere a pedali l'area dell'Esposizione universale situata a Nord della città che sarà collegata con una nuova ciclabile da completare prima del 1° maggio 2015, dato di inizio dell'evento. Un percorso che si dovrebbe completare senza problemi considerato che le e-bike dovrebbero garantire un'autonomia minima di 50 km e che il sistema impedirà il prelievo se la ricarica è inferiore al 20%.
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