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Mick Doohan: la strada? No place to race, non è il posto per correre!

Mick Doohan ha prestato il suo volto per tre importanti campagne australiane sulla sicurezza stradale. I temi sono validi anche per le nostre strade: non si corre su strada, bisogna indossare sempre abbigliamento tecnico e massima prudenza agli incroci

Un "testimonial" credibile per tre campagne importanti

La Motor Accident Commission (MAC) è l'organo che in Australia si occupa di incidenti stradali, in particolare delle vittime di incidenti in cui non c'è copertura assicurativa e deve quindi intervenire lo Stato. Visto il numero di incidenti in cui sono coinvolti i motociclsiti, la MAC ha deciso di "arruolare" il cinque volte campione del mondo Mick Doohan per tre importanti campagne per la sicurezza stradale. Vediamole insieme.

No place to race

Se si parla di corse, il cinque volte campione de mondo Doohan è un testimonial più che valido. Per convincere gli appassionati un po' troppo "smanettoni" che la strada non è una pista, ecco quindi un video con le cadute più importanti di Doohan... ma con piccoli "ritocchi". Per mostrare cosa sarebbe accaduto se fosse caduto su strada, nei filmati sono state aggiunte panchine, fermate d'autobus, auto in manovra e altri elementi che normalmente si incontrano su strada. Doohan commenta: "la strada non è un posto dove correre, se fossi caduto su strada non sarei qui a raccontarlo". Il video è sicuramente impressionante, ma il sito offre molti spunti di riflessione interessanti.

Gear Up

La seconda campagna è dedicata all'abbigliamento. Doohan dice chiaramente ai motociclisti ciò che anche noi di inSella e inSella.it (nel nostro piccolo) ripetiamo da sempre: anche la caduta più stupida può diventare un incubo se non si indossa abbigliamento "tecnico" da moto. Anche qui il sito offre molti spunti su cui riflettere e parecchi consigli interessanti.

Blackspots  

La terza si chiama Blackspots  (qui il sito) e vuole attirare l'attenzione del pubblico sui punti più rischiosi della strade australiane (appunto i "black spots"), che vengono censiti e segnalati dalla MAC e dagli stessi motociclisti su una cartina dell'Australia. Queste "zone nere" corrispondano quasi sempre a incroci: nel video, Mick raccomanda massima prudenza nell'affrontare semafori e intersezioni. Con un'iniziativa analoga, chissà quanti black spots salterebbero fuori in Italia...
Qui sotto, il video della campagna.



 
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giggio
Mar, 11/27/2012 - 09:41
come dargli torto! e lui era uno che non si spaventava davanti a niente. un grande!
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kiddinamite
Mar, 11/27/2012 - 10:51
grande Mick un'esempio bellissimo!