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Mercato due ruote, moto in crescita del 7,3% a febbraio

Nei primi due mesi del 2015, le due ruote a motore vendute sono state 21.771, e hanno fatto registrare una crescita dello 0,8% sul primo bimestre 2014. Bene le moto, leggero calo per gli scooter, male i cinquantini. Il settore beneficia del calo del prezzo della benzina e delle novità arrivate da Eicma, ma l'inversione di tendenza ancora non si vede
Moto in crescita
È proseguito anche nel mese di febbraio il timido trend positivo che ha riguardato le immatricolazioni di veicoli motorizzati a due ruote (cilindrate superiori a 50 cm3). Esaminando più a fondo i dati, però, si scopre che il dato positivo è una sintesi di due tendenze opposte: infatti, mentre le moto hanno segnato un +7,3% con 4.754 unità immatricolate, gli scooter, con 5.110 immatricolazioni, hanno registrato un calo del 3,5%. Continua il profondo rosso dei “cinquantini”, che hanno perso un altro 16% delle vendite (1.322 registrazioni a febbraio). Escludendo i cinquantini, a febbraio il mercato complessivo (moto e scooter), con 9.864 veicoli, è cresciuto dunque dell’1,4% rispetto al febbraio 2014. Nel primo bimestre 2015, tra le moto, le cilindrate oltre 1000 cm3 segnano il passo, mentre si è registrata una forte crescita di quelle tra 800 e 1000 cm3 (2.304 unità e +32,9%) e di quelle tra 650 e 750 cm3 (1.494 moto e +17,4%); tutte le altre cilindrate sono in calo, tranne le 125 cm3 che registrano un +11,6%. Continuano a piacere molto le enduro stradali, seguite dalle naked in netta rirpesa (ben +46,7%). Solo 445 le sportive vendute. Tra gli scooter il grosso delle vendite riguarda i 125 cm3 e il segmento centrale (300-500 cm3). “Le immatricolazioni presentano un indice positivo, ma non si legge ancora un cambio di passo del mercato”, commenta Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori), “gli indicatori economici volgono in positivo e lo scatto in avanti degli indici di fiducia, sia delle imprese che dei consumatori, creano aspettative di crescita della domanda per quanto riguarda l’export, ma finalmente anche per la domanda interna. Si allentano le restrizioni al credito e gli interessi sono a livelli minimi, le famiglie cominciano a risparmiare anche sui carburanti e sulle tariffe legate al petrolio, dopo il crollo dei prezzi petroliferi. In buona sostanza le previsioni sono improntate al rialzo rispetto al recente passato. Manca ancora una sufficiente disponibilità di reddito soprattutto per le fasce più giovani che non riescono  ad acquistare veicoli nuovi e continuano a rivolgersi al mercato dell’usato”. Secondo Capelli, infine, un ulteriore beneficio per il settore arriverà da un calo delle assicurazioni e dal cambiamento di alcune norme del codice stradale, come quella che nega l'ingresso dei 125 cm3 in autostrada.
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