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In Lombardia arriva la targa per le bici?

Alcuni consiglieri della Regione Lombardia hanno presentato una mozione per rendere obbligatoria la targatura delle due ruote a pedali. Obiettivo dichiarato incrementare la sicurezza, sanzionare i ciclisti indisciplinati e prevenire i furti che danneggiano il settore. Risultato sicuro, se la proposta diventasse legge, un aggravio di costi e burocrazia per i cittadini
Più di 320.000 le bici rubate
“Una targa alle biciclette. Per rendere le strade più sicure e come deterrente per i ladri”. È questo l'oggetto della mozione presentata in Regione Lombardia per rendere obbligatoria la targa sulle biciclette. Un proposta promossa da Maria Teresa Baldini, consigliere regionale Gruppo Misto e coordinatrice dei Popolari per l’Italia e firmata dai consiglieri Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) e Carlo Borghetti (Partito Democratico). I promotori si pongono un doppio obiettivo: il rispetto del Codice della Strada e la prevenzione dei furti. Una targatura delle bici, sostengono i firmatari, avrebbe il risultato di incrementare la sicurezza stradale permettendo di sanzionare con più facilità i ciclisti che infrangono il Codice e quelli che commettono crimini, come gli scippi, in sella a una bicicletta (il numero dei reati compiuti da ciclisti è in costante aumento). Più sentita, almeno dai ciclisti, la questione dei furti, per la quale però mancano statistiche ufficiali (solo il 30-40% dei furti viene denunciato), ma secondo le stime elaborate dalla Federazione italiana amici delle biciclette, i cicli sottratti al legittimo proprietario ogni anno in Italia superano le 320.000 unità sui 4 milioni di bici circolanti. Problema al secondo posto nelle preoccupazioni di chi pedala (al primo c'è la paura di essere investiti) e che provoca, secondo Fiab e Ancma, danni economici per circa 150 milioni di euro all'anno per mancati introiti all'industria a due ruote e per le transazioni in nero che sfuggono a ogni controllo d’imposta. Le intenzioni dei consiglieri regionali insomma sono senza dubbio lodevoli, di certo però il primo risultato sarebbe un ulteriore aggravio della burocrazia che già "picchia" duro sui cittadini e, conseguenza diretta, anche un aumento dei costi, visto che la targhe non sarebbero di certo gratuite. Inoltre dalla targatura  al bollo di circolazione (magari solo per le bici elettriche) il passo è breve. A pensar male si fa peccato ma... Vedremo se la mozione regionale si concretizzerà in un provvedimento normativo, ricordiamo che esistono già dei deterrenti contro i furti più o meno efficaci, tra i quali il Registro Italiano Bici che con 10 euro consente di targare il ciclo e di registrarlo su un portale collegato alla Forze dell'Ordine. Per i modelli più cari, come le e-bike,  sono inoltre disponibili efficaci antifurti satellitari.
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