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Lo spogliarello di una KTM RC8

L’attitudine supermotard di una supersportiva austriaca come la RC8 è pari a zero. O forse no... Ecco cosa hanno combinato i ragazzacci di Deus Ex Machina USA quando hanno messo le mani sulla SBK di Mattighofen
Al diavolo le convenzioni
Prendi una motocicletta ad altissime prestazione, la spogli e la ricostruisci dandole forme che nessuno si aspetterebbe mai. L’ha fatto qualche anno fa Roland Sands con una Ducati Desmosedici ridotta a pericolosissima flat track, l’ha rifatto ora Deus Ex Machina USA con una KTM RC8 che, dopo lo strip tease di carene, s’è trasformata in una specie di supermotard, The Scrappier. Ci deve essere qualcosa nell’acqua di Los Angeles...
Dopo special su special dalle forme classiche e semplici, Deus stupisce con questa millona austriaca che del classico stile australiano ha ben poco. E’ una specie di streetfighter mixata con un supermotard, è qualcosa di moderno ma con colori classici e non chiassosi. Ovviamente partendo da una moto da pista, è servito parecchio di lavoro per arrivare a questo risultato.
Dopo aver tolto le carene, il telaio è stato modificato nella parte posteriore con una parte completamente nuova e fatta ad hoc. Come l’elemento strutturale, anche il nuovo serbatoio in alluminio è stato sagomato da zero. Artigianali anche il codino con tabella portanumero, i convogliatori per il raffreddamento e il parafango anteriore in materiale composito.
La voce è garantita da un Akrapovic in titanio, le sospensioni sono Öhlins al posteriore e mentre all'avantreno troviamo una forcella Marzocchi da 58 mm modificata da Lindemann Engineering. Il sistema frenante è firmato Beringer per la ruota anteriore con un disco singolo, fatto inusuale viste le potenze in gioco, da 320 mm con due pinze Brembo a 4 pistoncini. Un disco da 220 mm invece gestisce il posteriore. Preziosissimi anche i cerchi: due Marchesini forgiati da 17 pollici.
I dettagli sono invece a cura di Rizoma per manubrio e freccie e di Magura per i comandi.
Il make up termina ovviamente coi colori, belli e cangianti, miscela di un bianco perlato con rosso e nero candy che offre riflessi incredibili a seconda della luce che colpisce la moto.
Fa strano associare questa hooligans senza carene al marchio Deus più avvezzo a pescare nel passato che a guardare a fenomeni come le streetfighter, ma la firma è la loro, che sia l’inizio di una nuova tendenza? 
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