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Inchiesta Ponte Morandi Genova, arrestato l'ex manager Autostrade Castellucci

Era “consapevole della difettosità delle barriere e del potenziale pericolo per la sicurezza stradale con rischio cedimento”: l’indagine scattata a seguito del crollo del Ponte Morandi di Genova ha portato all’arresto di Giovanni Castellucci, ex ad di Autostrade indagato anche per il crollo del 14 agosto 2018
Ponte Morandi
Giovanni Castellucci è stato arrestato oggi a seguito dell’indagine scattata dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova avvenuta il 14 agosto 2018 e costata la vita a 43 persone. Amministratore delegato della società fino al gennaio del 2019 e quindi sostituito Roberto Tomasi, Castellucci - già indagato nell'indagine madre sulla  tragedia del viadotto Polcevera -  è stato prelevato dalla sua abitazione e accompagnato alla caserma del della Guardia di Finanza del Nucleo Economico Tributario di via dell'Olmata a Roma.
Castellucci, avrebbe tenuto rapporti molto stretti ed anche "professionali" con gli attuali dirigenti della società, rallentando le operazioni di sostituzione delle barriere fonoassorbenti ritenute a rischio distacco su tutta la rete autostradale italiana. Le accuse ipotizzate sono attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in pubbliche forniture. 
Secondo gli inquirenti c'era la "consapevolezza della difettosità delle barriere e del potenziale pericolo per la sicurezza stradale, con rischio cedimento nelle giornate di forte vento (fatti peraltro realmente avvenuti nel corso del 2016 e 2017 sulla rete autostradale genovese) e la consapevolezza di difetti progettuali e di sottostima dell’azione del vento, nonché dell’utilizzo di alcuni materiali per l’ancoraggio a terra non conformi alle certificazioni europee e scarsamente performanti". Dalle indagini è emerso che gli indagati non hanno proceduto volontariamente ai lavori di sostituzione e messa in sicurezza adeguati, eludendo tale obbligo con alcuni accorgimenti temporanei non idonei e non risolutivi.
Oltre Castellucci, le misure cautelari coinvolgono anche altri cinque dirigenti di Autostrade, tutti indagati sia sul filone principale (il crollo) che su quello secondario dei pannelli fonoassorbenti. Si tratta di Michele Donferri Mitelli - ex direttore delle Manutenzioni - e Paolo Berti, fino allo scorso anno responsabile delle Operazioni, entrambi agli arresti domiciliari.
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